Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

In Primo Piano

USB Logistica si mobilita per Soumaila Sacko, sangue del nostro sangue, nervi dei nostri nervi

Nazionale,

In Italia nel 2018 sono i lavoratori migranti impegnati nei conflitti per dare dignità, diritti e democrazia nei luoghi di lavoro nel nostro paese a pagare il prezzo più caro.


Dopo l'assassinio di Abd Elsalam avvenuto a Piacenza durante uno sciopero contro la precarietà, ora è un nostro compagno bracciante e delegato Soumaila Sacko , impegnato nella frontiera della lotta al caporalato, ad essere vigliaccamente ucciso.


L'economia capitalistica, le reti del valore, che delocalizzano nei paesi dove si lavora senza protezioni sociali e diritti, importano poi nel nostro paese, assieme alle merci, quegli stessi modelli.


Nella logistica piuttosto che nell'agricoltura i lavoratori devono sottostare a condizioni di vera e propria schiavitù, senza contratti, con paghe da fame, senza sicurezza.


Chi migra per dare un futuro alle proprie vite e a quelle dei propri cari  come il nostro compagno Soumaila Sacko porta però con se un bagaglio di speranze ed entusiasmo che si concretizza nella resistenza al dominio e allo sfruttamento; l'impegno dei lavoratori migranti nel sindacato USB  e la ferma volontà di cambiare le  condizioni schiavistiche di lavoro li espone più di chiunque altro alla violenza padronale e alla repressione dello stato.


Alla violenza del caporalato, del lavoro nero, della violazione delle più elementari norme di democrazia nel lavoro, si associa la criminalizzazione delle resistenze operaie, dei scioperi e  delle mobilitazioni e dei conflitti davanti ai cancelli o nei sentieri che portano ai campi di coltivazioni e se  non sei centrato dal proiettile di un “caporale” o di un fanatico razzista e xenofobo , sono le denunce, le perquisizioni, il restringimento delle libertà personali a fare “giustizia”.


Contro questa spirale della violenza di classe agita dalla classe padronale o di chi per loro e della repressione di Stato, USB Settore Logistica chiama tutte le donne e gli uomini che hanno a cuore democrazia e civiltà a mobilitarsi e a stringersi solidali attorno ai famigliari  di Soumaila Sacko, ai suoi compagni del ghetto e  ai tutti lavoratori che lottano.


Nelle giornate di mercoledì 6 e giovedì 7 prossimi anche USB Logistica partecipa ed organizza  presidi davanti alle Prefetture  per rivendicare giustizia per Soumaila Sacko, per affermare il diritto a lottare contro il caporalato, il lavoro nero, per la legalità e la dignità.


Il giorno 11giugno alle ore 15.00 terrà a Piacenza un'assemblea nazionale contro la repressione, contro la criminalizzazione di chi rivendica diritti nel lavoro, il 16 parteciperemo alla manifestazione nazionale a Roma contro le diseguaglianze sociali, il 22 giugno verrà proclamato lo sciopero nel settore logistica e il giorno successivo 23/06 si terrà la manifestazione nazionale a Piacenza contro la repressione.


Hanno ucciso uno di noi, ma non avranno ragione della volontà di cambiare, di liberare il lavoro dalla precarietà e dal caporalato perché noi non vogliamo essere SCHIAVI.


Tocca uno Tocca tutti.
#SCHIAVIMAI

USB SETTORE LOGISTICA

 

Leggi anche:

Solidarietà alla famiglia di Soumaila e a tutti i suoi compagni dal Coordinamento Braccianti USB Basilicata. Sit-in lunedì sera a Potenza

 

 Castrovillari, verità e giustizia per Soumaila Sacko