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In Primo Piano

Quale Alitalia per il futuro del Trasporto Aereo italiano?

Nazionale,

L’insediamento del nuovo Governo, avvenuto la scorsa settimana nel pieno dei suoi poteri, chiude 3 mesi di profonda incertezza politica.


Il tema del futuro di Alitalia, da più di un anno in commissariamento straordinario e bloccata da un bando di vendita imposto dalla compagine governativa uscita sonoramente battuta dalle ultime elezioni, non può aspettare oltre.


Nei giorni scorsi USB ha scritto al Presidente del Consiglio Conte, al Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Di Maio e a quello dei Trasporti Toninelli per chiedere un urgente incontro con l’obiettivo di aprire da subito la discussione sul progetto del futuro della Compagnia. Futuro nel quale il ruolo pubblico è ormai decisivo per costruire le condizioni del rilancio e dell’occupazione senza più rincorrere svendite al peggior offerente.
Riteniamo che debba essere definito il progetto per Alitalia come priorità assoluta.

Il tema della governance aziendale è di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico come pure la verifica delle capacità necessarie per il definitivo cambio di rotta nella massima trasparenza, anche alla luce degli emendamenti approvati al Senato su Alitalia, ma sopratutto devono essere chiari gli obiettivi ed il rilancio industriali.


Aspettiamo quindi una convocazione a breve per affrontare i temi urgenti che sono sul tappeto, a partire da quello dell’occupazione e delle prospettive future di tutti i 12.000 dipendenti e le loro famiglie. Abbiamo preso atto di dichiarazioni apertamente in discontinuità con il passato, ma è alla prova dei fatti che potremo valutare se si è aperta davvero una nuova fase della travagliata storia della compagnia.


Il tempo non è una variabile indipendente: dovremo farci trovare pronti in tempo utile per evitare di disperdere il piccolo vantaggio accumulato in questi mesi.


Abbiamo fatto molta strada, dalle follie della gestione di Etihad ad oggi. Sono stati i lavoratori ad aprire una nuova fase con il loro coraggio nel rifiutare l'accordo capestro di aprile; abbiamo resistito per un anno ai tentativi ossessivi di Calenda di svendere l'azienda a Lufthansa.


Adesso è il tempo di voltare definitivamente pagina. I lavoratori non possono aspettare oltre.

 

USB Lavoro Privato
Fiumicino, 11 giugno 2018