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Parte da Benevento la campagna nazionale USB per la detassazione delle pensioni: assemblea/dibattito venerdì 23

Nazionale,

“Quali le prospettive attuali e future nel sistema pensionistico italiano?” La Federazione provinciale USB di Benevento invita le pensionate e i pensionati, le lavoratrici e i lavoratori, le precarie e i precari, le disoccupate e i disoccupati, a partecipare al dibattito/assemblea pubblica, che si terrà presso la sede USB di via Giustiniani 1, a Benevento, venerdì 23 novembre alle ore 16:00, sulle prospettive attuali e future del sistema pensionistico del nostro Paese.


Sarà l’occasione per lanciare, proprio dalla nostra città, la campagna nazionale dell’Unione Sindacale di Base (USB) sulla detassazione delle pensioni.
Un tema urgente, visto il continuo attacco al sistema previdenziale pubblico, perpetrato da quasi 30 anni a questa parte dai governi di ogni colore, con ultima la sciagurata riforma Fornero.


Il consenso che, non a caso, ha suscitato la proposta di eliminazione di quest’ultima, è stato uno dei fattori che ha portato al governo l’attuale esecutivo giallo-verde.


Il tempo delle promesse elettorali è, però, finito e all’orizzonte non si vede più l’abolizione di questa riforma ma solo tanta confusione.


Con questo dibattito/assemblea pubblica cercheremo di fare chiarezza, formulando la nostra proposta, che discuteremo insieme venerdì pomeriggio, al fine di lanciare una grande vertenza nazionale sulla detassazione delle pensioni che metteremo in piedi nei prossimi mesi.


Perché è importante il tema della detassazione delle pensioni?


Le pensioni in atto sono tassate sulla base di 5 aliquote fiscali comprese tra il 23% ed il 43% a fronte di una tassazione decisamente inferiore in altri paesi UE.


Guardando con attenzione il bilancio dell’INPS si scopre che il prelievo fiscale sulle pensioni in essere è pari ad oltre 50 miliardi l’anno di Irpef nazionale, a cui si devono aggiungere ulteriori 4 miliardi di addizionale Irpef regionale e comunale.


Prelievo fiscale che, insieme alla separazione dall’assistenza, riduce di oltre la metà la vera spesa pensionistica ed il conseguente impatto percentuale sul pil anche nel confronto con i paesi UE.


ALCUNE CONSIDERAZIONI:


1) La spesa pensionistica reale, depurata dalle prestazioni assistenziali, è completamente coperta dalle entrate contributive, con una leggera flessione negli anni 2012, 2013, 2014 che corrispondono all'accorpamento Inps-Inpdap-Enpals. La copertura della spesa pensionistica è tale che a fine di ogni anno si produce un avanzo che sommato negli anni dà una quota di ben 86 miliardi e 963 milioni.


2) Il prelievo fiscale che ammonta a 50 miliardi viene assorbito dal gettito fiscale generale, in realtà poiché le pensioni sono erogate grazie ai contributi previdenziali, lo stato acquisisce i 50 miliardi che sono di fatto dei contributi.
Non solo ma negli anni presi in considerazione vale a dire dal 2007 al 2014, che sono gli anni della crisi economica tuttora in corso, i pensionati, attraverso la tassazione delle pensioni, hanno versato allo stato ben 482 miliardi e 706 milioni.
Altro che sostenibilità del sistema previdenziale, qui siamo di fronte a una spesa pensionistica che non solo si autofinanzia, ma che sostiene lo Stato in maniera consistente rimettendo una vera e propria finanziaria ogni anno.
 
Qual è la nostra proposta?


1) RIDUZIONE DELLA PRESSIONE FISCALE SULLE PENSIONI, ATTESTANDOSI SU UN'ALIQUOTA CORRISPONDENTE ALLA MEDIA DELLE ALIQUOTE DEI PAESI UE PRESI IN CONSIDERAZIONE. 10/11% MEDIO SCALARE A COMPENSAZIONE.


2) UTILIZZO DEL PRELIEVO FISCALE RECUPERATO CON LE NUOVE ALIQUOTE (25 MILIARDI CIRCA ANNUI) ALL'INTERNO DEL SISTEMA PER CONSENTIRE L'AUMENTO DELLE PENSIONI MINIME DA PORTARE OLTRE LA SOGLIA DI POVERTA’ E LA COSTRUZIONE DELLE CONDIZIONI PER GARANTIRE UNA PENSIONE DIGNITOSA ALLE GENERAZIONI FUTURE AL DI LA' DELLA LORO CONDIZIONE LAVORATIVA E CONTRIBUTIVA.
 
Alla luce di tali considerazioni e per discutere della nostra proposta, rivolgiamo l’invito a partecipare al dibattito/assemblea pubblica, che si terrà presso la sede USB di via Giustiniani 1, a Benevento, venerdì 23 novembre alle ore 16:00, non solo alle pensionate e i pensionati, ma anche alle lavoratrici e i lavoratori, alle precarie e i precari, alle disoccupate e i disoccupati, alle studentesse e agli studenti, insomma anche alle generazioni future, perché bisogna assolutamente legare il tema del lavoro e del non lavoro a quello delle pensioni, in quanto la mancanza di prospettive lavorative attuali e future si riflettono anche sull’ impossibilità di aspirare ad una pensione quantomeno dignitosa.
 
L’invito è rivolto anche agli organi di stampa e informazione non solo per rendere partecipi anche coloro i quali non potranno essere presenti, ma anche per diffondere e alimentare il dibattito democratico su tematiche fondamentali per il nostro presente e futuro.

USB – Federazione Provinciale Benevento
USB - UNIONE SINDACALE di BASE