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Centri per l'Impiego, la Regione Lazio gioca con il lavoro in affitto e si disinteressa dei lavoratori

Roma,

È una paradossale perversione del mercato del lavoro neoliberista: i lavoratori dei Centri per l’Impiego, che dovrebbero garantire un lavoro a chi non ce l’ha e che presto saranno sommersi dallo tsunami del reddito di cittadinanza, oggi combattono per il posto di lavoro al termine di un tourbillon ormai quindicennale di riforme, controriforme e contro-controriforme.

Accade così che nel Lazio la Regione, l’unica a non aver affrontato con propri provvedimenti i guasti della legge Delrio del 2014, nonché unico ente autorizzato a occuparsi della funzione, non trovi di meglio che suggerire provvedimenti tampone per risolvere il gravissimo problema dei 166 lavoratori dei CPI dell’ex provincia di Roma. Vale a dire un bel contratto d’affitto, neanche la Pisana fosse il quartier generale di un’agenzia interinale anziché la sede di un ente territoriale della Repubblica Italiana con un presidente e un consiglio eletti a suffragio universale.

La pochezza giuridica e l’offensività della soluzione studiata dalla Regione Lazio con la fattiva partecipazione dei sindacati concertativi, cioè l’affitto per due anni di un ramo d’azienda da un’azienda che non ha rami, dimostrano che alla Pisana non sanno che pesci pigliare, oltre che essere completamente impreparati sull’argomento.

L’Unione Sindacale di Base ha dichiarato a dicembre lo stato d’agitazione del personale e continuerà in prima linea la battaglia per l’internalizzazione dei lavoratori, senza distinzione alcuna, anche in difesa dei lavoratori di Lazio Crea che operano negli altri CPI laziali.

Giovedì sera l’incontro con l’assessore Di Berardino si è concluso con un nulla di fatto, ma questa mattina davanti alla Regione Lazio USB è tornata a rivendicare i diritti dei lavoratori dei CPI, a partire da quello alla stabilizzazione. La mobilitazione proseguirà fino ad avere risposte convincenti e chiare. Un contratto di affitto non è una risposta convincente né chiara.

Intanto USB avanza una modesta proposta a presidente, giunta e consiglio della Regione: perché non affittarvi in qualche compito nel quale possiate dimostrare di essere vagamente più ferrati?

Unione Sindacale di Base