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Daspo sindacale e cella di sicurezza: la nuova strategia del Viminale contro i vigili del fuoco USB

Roma,

“Non ce l’abbiamo con USB Vigili del Fuoco, ma soltanto con Costantino Saporito”. Questo scrive, in sintesi, il Ministero dell’Interno in una nota ufficiale di lunedì 8 aprile.

Strano come a simili brillanti investigatori sia potuto sfuggire che Saporito in USB è il coordinatore dei vigili del fuoco, e che disporre per lui il divieto di accesso al Viminale, l’identificazione e la cella di sicurezza rappresenta un attacco a tutta l’Unione Sindacale di Base. Rea evidentemente di non essersi allineata ai sindacati concertativi nel sottoscrivere un contratto di pura e semplice presa per i fondelli.

Strano anche arrivare a scrivere che Costantino Saporito, sedendosi in un corridoio del Viminale in segno di protesta pacifica e non violenta contro l’ostinata e giuridicamente immotivata decisione di escludere USB dai tavoli di trattativa, ha messo “a rischio la sicurezza dell’intera struttura”. Nella foto che pubblichiamo sono evidenti il caos e il terrore scatenati da Saporito in quel corridoio del Viminale.

Ci limitiamo a ricordare al Ministero dell’Interno e al Dipartimento dei Vigili del Fuoco che Costantino Saporito è un dirigente sindacale di USB, che il daspo sindacale non è ancora previsto dalle normative italiane, e che i provvedimenti coercitivi ad personam – ancorché facenti parte a pieno titolo del bagaglio culturale del ministero – sono provvedimenti presi contro tutta la nostra organizzazione sindacale.

#toccaunotoccatutti

 

Coordinamento nazionale Vigili del Fuoco USB