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Roma: ancora incatenate le sei donne per denunciare le mancate risposte al loro problema abitativo

Roma,

CONTINUA LA POLITICA DELL'INDIFFERENZA DA PARTE DELLA GIUNTA RAGGI NEI CONFRONTI DEI PIÙ POVERI.

 

LA PROTESTA E' IN CORSO AL DIPARTIMENTO DELLE 'POLITICHE' ABITATIVE CHE CON CAVILLOSI PROVVEDIMENTI HA CANCELLATO OGNI POLITICA ATTIVA PER IL DIRITTO ALLA CASA.

 

 

 

Non c'è due senza tre! Infatti, per la terza volta sei donne, disabili, anziane, madri di bambini minori disabili, sostenute da Asia-Usb, hanno dovuto ricorrere ad azioni disperate. Hanno dovuto per la terza volta incatenarsi. Questa volta, dopo la scalinata del Campidoglio, si sono incatenate al dipartimento politiche abitative. Nonostante l'impegno assunto dal vice capo di gabinetto della sindaca Raggi, dott. Cardilli, non si è avuta alcuna soluzione. Un muro di gomma contro il quale chi vive difficoltà abitative continua a sbattere. Nonostante come Asia-Usb avessimo suggerito soluzioni di buon senso, questa amministrazione rifiuta di risolvere i problemi. Nella nostra città aumenta il problema del disagio abitativo. Continuano le occupazioni degli alloggi erp ed ater, continuano gli affitti sommersi delle case popolari, continuano gli sgomberi di immobili che davano l'unica risposta a migliaia di famiglie e, chissà perché, "tutto va bene madama la marchesa". Ad ottobre 2018 abbiamo incontrato il ministro Toninelli che si era impegnato a convocare un tavolo governo-regione-comune. Anche questo impegno è stato disatteso. Riusciranno i nostri eroi a comprendere che la povertà non si sconfigge con i proclami ma con azioni concrete? Intanto sei donne coraggiose lo stanno ricordando a chi ha il dovere di aiutarle!