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Vigilanza privata, a Foggia un suicidio annunciato

Foggia,

Il  sindacato  USB  si  sta  battendo  da  anni,  insieme  ai  lavoratori,  contro  la  grave  situazione  economica-lavorativa  del settore  della  vigilanza privata. Un  settore  in  crisi  dove  esiste  la  più  completa  deregolamentazione  lavorativa. Nella  provincia  di  Foggia  sono  numerose  le  “aziende”  che  agiscono  nel  settore  con  una  classe  dirigente incompetente  e  che  pensa  solo  al  profitto  individuale  con  una  forte  tendenza  ad  “eliminare”  la  concorrenza.  
Per  accaparrarsi  le  commesse,  arrivano  a  proporre  dei  prezzi  che  vanno  quasi  al  di  sotto  dei  minimi tabellari  del  Contratto  Nazionale  di  Lavoro,  facendone  pagare  il  costo  ai  lavoratori: diminuendone  il  numero, aumentandone  i  carichi  di  lavoro,  non  pagandogli  correttamente  lo  stipendio  e  ricattandoli  con  sanzioni disciplinari  e  licenziamenti.  
La  vertenzialità  sindacale  altissima  è  dovuta,  soprattutto,  a  stipendi  non  pagati,  alla carenza  di  sicurezza  sul  lavoro  e  ai  pochi  controlli  da  parte  degli  Enti  preposti.
Da  anni  stiamo  chiedendo  alla  Prefettura  di  Foggia  un  tavolo  permanente  per  monitorare  le  aziende  presenti  nel territorio,  per  condividere regole  precise  (soprattutto  il  regolare  pagamento  degli  stipendi)  a  cui  tutti devono  adeguarsi  e  penalizzazioni  certe  per  chi  non  rispetta  i  diritti  dei  lavoratori. Nelle  nostre  denunce,  mandate  sempre  al  Prefetto  e  al  Questore  in  quanto  maggiori  Istituzioni  preposte  al settore,  avvisavamo  dei  pericoli  derivanti dall'esasperazione    di  lavoratori  che  per  lavoro gestiscono  un'arma.
Lunedì  27  settembre  2017  un  lavoratore  di  Foggia,  G.  D.,  che  ha  lavorato  come  guardia  giurata  in  aziende  del settore  (dall'ultima  si  era  licenziato  per  le  difficili  condizioni  lavorative),  a  causa  dei  problemi  economici  che l'hanno  portato  alla  separazione  dalla  moglie  e  in  un  momento  di  sconforto, ha  deciso  di suicidarsi  con  l'arma  in  dotazione.
L'USB  ha  sempre  denunciato,  e  continua  a  farlo,  il  forte  contenzioso  che  c'è  nelle  aziende  della  Capitanata  e continua  a  chiedere  alle  istituzioni  preposte  di  intervenire  per  risolverlo,  con  la  speranza  che    l'appello  non  resti inascoltato. L'USB  nell'esprimere  le  sue  sentite  condoglianze  alla  Famiglia  D.,  chiede  alle  istituzioni  di  intervenire  con decisione  nel  settore  della  Vigilanza  Privata  per  scongiurare  il  pericolo  che  altri  lavoratori  possano  rimanere vittime  della  disperazione  derivante  dalle  difficili  condizioni  di  lavoro.

Federazione  Territoriale  USB  Foggia