Il primo maggio, anche quest'anno, saremo in piazza per fare sentire la voce di chi nel mondo del lavoro e del non lavoro, resiste alle politiche imposte dalla Troika e si batte per una vita dignitosa per tutti. La voce di chi cerca di rompere l'assedio da parte della Unione Europea alle condizioni di lavoro e di vita dei settori popolari del nostro paese. La voce di chi si batte per un lavoro e un contratto dignitoso La voce di chi si batte per un reddito minimo per tutti La voce di chi si batte contro le privatizzazioni dei beni pubblici La voce di chi si batte per il diritto all'abitare La voce di chi si batte per il diritto di cittadinanza La voce di chi si batte per il diritto allo studio La voce di chi si batte per una pensione dignitosa La voce di chi si batte contro la chiusura di spazi di democrazia dentro e fuori i luoghi di lavoro La voce di chi si batte contro la repressione dei movimenti sociali La voce di chi si batte per l'ambiente e contro le "grandi opere" La nostra voce sovrasterà quella di chi, ancora una volta, cerca di svilire quella che è una giornata di lotta del movimento operaio in tutto il mondo, occupando Piazza Maggiore per discettare su come fare per aumentare il grado di consenso della Unione Europea fra i lavoratori italiani. Non basta certo evocare "l' unione dei popoli" per nascondere la natura antipopolare insita nella costruzione stessa dell'Unione Europea che sta facendo carne da macello dei lavoratori del nostro paese e sta distruggendo ogni forma di stato sociale. Faremo sentire forte e chiara la voce di chi non accetta la complicità sindacale che ha trovato nell'accordo del 10 gennaio scorso la sua massima espressione. Faremo sentire forte e chiara la voce di chi non accetta che, in barba alla Costituzione, i lavoratori del commercio siano obbligati a lavorare anche il primo maggio Il Primo maggio manifesteremo partendo dalle due torri, percorreremo via Rizzoli e tutta via indipendenza fino a Piazza xx settembre dove il microfono sarà aperto a tutti coloro che agiscono in città i diversi e sempre più necessaria conflitti sociali. Dalle 13,30 ci sposteremo all' ex clinica Beretta in Via XXI Aprile occupata dalle famiglie di profughi politici,umanitari e richiedenti asilo che l'hanno ribatezzata Centro Occupato Autogestito "Lampedusa" dove mangeremo ed ascolteremo musica con gli "Afrobeat".
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