Milano in questi ultimi anni ha dimostrato di avere sviluppato forti anticorpi rispetto a derive autoritarie, rigurgiti razzisti e fascisti e tentate manomissioni alle libertà civili, sempre accompagnate da attacchi pesantissimi ai diritti dei lavoratori.
Il contributo che oggi il nostro sindacato è chiamato a dare è quello di rendere evidente la relazione tra il restringimento degli spazi di dissenso nei luoghi di lavoro e nelle piazze e la militarizzazione dei territori, tra l'attacco al mondo del lavoro e la progressiva destabilizzazione fondata sulla paura, tra le politiche securitarie e xenofobe e il generalizzato peggioramento delle condizioni di vita.
Il primo novembre, alla Caserma Montello, la Milano solidale e accogliente farà sentire la propria voce contro qualunque sdoganamento fascista e razzista, in un contesto politico che con la sua propaganda fobica e intollerante consacra a sistema la guerra tra poveri.
L'USB sarà con la Milano che si oppone alla barbarie dell'intolleranza su base razzista. L'USB continuerà il proprio impegno a difesa dei diritti dei lavoratori e in particolar modo di quelli meno garantiti e più sfruttati, la maggioranza dei quali è rappresentata dai migranti, uomini e donne che in nome di un populismo dilagante vengono aggrediti da soggetti quali la Lega e Casa Pound, ma che di fatto costituiscono il mezzo con il quale l'impresa e il capitale stanno massimizzando il profitto, con la complicità del governo che taglia diritti e salari.
Saremo con la Milano dell’accoglienza e dell’inclusione, portando con noi la memoria e la lezione di Abd El Salam, grande compagno di lotta egiziano, fuggito da una dittatura e morto in Italia mentre continuava, anche qui, a difendere i diritti di tutte e tutti.