Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Comunicati USB INPS Coordinamento Nazionale

FINALMENTE ARRIVA LA CONVOCAZIONE

Roma,

(106/20) Nel pomeriggio di ieri l’Ufficio Relazioni Sindacali ha trasmesso la convocazione del tavolo sindacale nazionale per il giorno 11 settembre, a ridosso della data del 15 settembre che fa da spartiacque tra una fase emergenziale in cui il lavoro agile è stato considerato attività ordinaria ed una nuova fase in cui Governo e Parlamento hanno stabilito il ritorno in presenza del 50% del personale. In che modo sarà articolata la presenza del 50% dei lavoratori lo si capirà dalla bozza di messaggio che l’amministrazione dovrebbe trasmettere prima della riunione (speriamo in tempo utile non solo per poterla leggere ma per poter avviare un minimo di confronto interno prima di arrivare al tavolo sindacale, visto che è già giovedì e la riunione è fissata per domani).

L’amministrazione INPS è poco disponibile ad accettare critiche, ma è mai possibile che bisogna sempre arrivare all’ultimo minuto utile a scapito della possibilità di avere un vero confronto e, in questo caso, anche della serenità dei lavoratori che attendono di sapere cosa accadrà dopo il 15 settembre?

Nel frattempo il Piemonte ha deciso di riaprire l’attività d’informazione in presenza anche nelle Agenzie, senza che a livello nazionale sia stata fornita alcuna informazione alle organizzazioni sindacali. Va bene l’autonomia territoriale, ma l’Istituto è ancora un ente nazionale oppure ognuno se ne va per proprio conto?

Dal 26 agosto stiamo chiedendo con vari solleciti la convocazione del tavolo permanente sulle misure anti Covid deciso con l’accordo del 3 giugno. Alla vigila del 15 settembre e di un ritorno consistente di personale nelle sedi, anche alla luce dei casi di contaggio che rimangono in numero elevato, siamo solo noi ad avvertire l’esigenza di un monitoraggio di quanto è accaduto finora e, soprattutto, di quanto accadrà nelle prossime settimane? Tra il becero populismo di alcune organizzazioni sindacali e le reticenze ad un vero dialogo da parte dell’amministrazione, fare sindacato in modo serio e responsabile è impresa che richiede tanta pazienza, perseveranza, rigore. Noi abbiamo le spalle larghe ed abbiamo già navigato in passatto in mari in tempesta per cui non ci spaventiamo. Ma che tristezza...