118: SERVIZIO A RISCHIO PER SPENDING REVIEW
Durante l’ultimo incontro tenuto dalla USB con il Direttore Generale della ASL FG Ing. Attilio Manfrini e l’Amministratore Unico della Sanitaservice ASL FG dott. Antonio Di Biase, abbiamo appreso dell’applicazione integrale della Spending Review bis dalla società in house.
In sintesi tale norma prevede l’abbattimento dei costi del 5%, per l’acquisto di beni e servizi, rispetto ai costi del 2012.
Tale abbattimento è calcolabile, per il “solo” S.E.U. 118, in ben 700.000 Euro! equivalenti, per stare nei tagli previsti, alla chiusura di due postazioni del 118 o al forte abbattimento di ore di servizio al personale.
Il tutto dovrebbe cominciare a preoccupare non solo i Lavoratori (che già lo sono) ma tutti i Cittadini che di quel servizio hanno bisogno in quanto, un taglio del genere, diventerebbe pericoloso per la tutela della salute dei cittadini.
Abbiamo difficoltà a pensare ciò che potrebbe succedere sul Gargano durante il periodo estivo con l’aumento della popolazione in tutti centri (non solo balneari) e conseguente aumento delle chiamate di soccorso alla Centrale Operativa 118 che si troverà nell’imbarazzante posizione di dover decidere le priorità. Siccome al peggio non c’è mai fine, quest’anno non saranno nemmeno attivate le postazioni estive nei centri di grande afflusso turistico.
In caso di mancata riduzione dei costi, la norma infame comporta, al D.G, una sanzione pari alla riduzione non effettuata (700.000 Euro) imponendo al D.G., di fatto, una scelta tra l’interruzione di pubblico servizio e risparmio forzoso.
Non è un caso se la USB ha chiesto, da tempo, l’annullamento, tramite un qualsiasi provvedimento parlamentare di tutto l’art.4 della Legge 95/2013 (Spending Review) e della Spending Review bis e per questo ci stiamo preparando ad una grande mobilitazione nazionale di tutte le società partecipate e in house della P.A.
Abbiamo tutti l’obbligo morale di tutelare quei servizi definiti come “Bene Comune” e i servizi sanitari, essendo servizi universali per la persona, sono tra questi.
I tagli in nome di una crisi che banche e istituzioni finanziarie hanno voluto, non possono riversarsi sulla tutela della salute dei cittadini (come sulla scuola , sui trasporti ecc).
Come USB non ci stiamo a questo gioco al massacro dei diritti (che erano costituzionalmente garantiti) dei Lavoratori e dei Cittadini e utilizzeremo ogni forma di lotta perché venga cambiata una norma infame.
Bari 14 Giugno 2013
p. Coordinamento regionale USB – Lavoro Privato
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