Lavoratori,
la USB ha deciso di scendere in piazza alzando il livello di conflitto con questo Governo, abbiamo occupato le scale del Viminale: manifestando la nostra rabbia per una riforma pensionistica che posticipa l’età del meritato riposo alla veneranda età di 62 anni; vecchietti alla ribalta con autopompe magari della stessa età! Questo Governo continua lo smantellamento del sistema di soccorso, in un Paese, come il nostro, devastato periodicamente da catastrofi più o meno naturali. Un servizio essenziale quale quello da noi offerto, rischia di venir meno nella sua efficacia. Non potevamo più stare a guardare, abbiamo deciso in pubblica assemblea di recarci di fronte al “Palazzo” per chiedere di poter parlare con uno dei Ministri responsabili di questa situazione, la signora Cancellieri.
Il Governo dei tecnocrati è evidentemente contro tutto ciò che è pubblico, contro la salvaguardia dei cittadini, che ancora è garantita dall’ opera incessante dei Vigili del Fuoco, nonostante i nostri vertici, ci riferiamo in particolare al capo del corpo e al capo dipartimento (che rappresentano i nostri curatori fallimentari). Proprio questi ultimi si sono fatti sentire in questa giornata di lotta, tentando di aprire un dialogo, ma con quale potere, il dialogo in caso lo aprano loro con il Governo, chiedendo a gran voce più risorse e meno tagli. Invece supinamente tacciono ed acconsentono, guardandosi bene dal tagliare quei costi che gli garantiscono i loro benefit di dirigenti e di prefetti, case, auto di lusso, aerei.
Ci sarebbe piaciuto anche poter parlare con il Sottosegretario all'Interno…… desaparacidos! Si è visto solo un giorno: al suo insediamento. In fondo è il degno componente di un governo forte con i deboli e debole con i forti.
Nel “Palazzo” qualcosa però si è mosso, il 22 avremo l’incontro proprio con il redivivo sottosegretario.
La manifestazione si è sciolta dopo il duro intervento delle forze dell’ordine: l'unico segnale che il nostro prefetto ministro è capace di dare ai lavoratori del Corpo Nazionale, i poliziotti che hanno sgomberato a forza il nostro blocco stradale, si sono trovati davanti lavoratori che non si sono fatti intimidire e che ritorneranno in piazza il 27 ottobre per il “No Monti Day”, apriremo il corteo della USB.