Sono oltre 22.000 le persone uccise nel Mediterraneo negli ultimi quindici anni: un vero bollettino di guerra che rivela il carattere criminale delle politiche dell’Unione Europea, assunte con la complicità del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e di alcuni governanti dei paesi di provenienza dei migranti.
In queste ore la UE si appresta ad una “missione navale” in Libia. Usando i migranti come scudo e “arma di distrazione” di massa, per dare all’opinione pubblica l’illusione di poter bloccare chi è in fuga dalle conseguenze della guerra, si nasconde la decisione di una nuova guerra di riposizionamento geopolitico ed economico con base operativa a Roma.
Il tutto dentro un contesto di crisi economica – ed anche culturale – in Europa ed altrove, con la soppressione e la cancellazione di diritti e di spazi di democrazia nei luoghi di lavoro (vedi jobs act in Italia) e nella società attraverso le politiche di austerity imposte alle popolazioni, che causano soltanto guerre tra poveri, sfratti, disoccupazione di massa e povertà assoluta.
È in questo quadro che la Coalizione Internazionale Sans-papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti asilo (CISPM) ha indetto dal 21 al 22 maggio una “Giornata Internazionale di Azione”: tante manifestazioni in nome della libertà, della giustizia sociale, contro la mercificazione dei migranti e per la libertà di circolazione e la regolarizzazione.
Due giorni che di fatto collegheranno, attraverso la lotta, varie piazze dall’Europa all’Africa, con manifestazioni in Italia, Francia, Polonia, Marocco, Belgio, Spagna, ecc., che uniranno insieme migranti, lavoratori, disoccupati, studenti, precari, senza casa e non solo, contro le politiche migratorie dell’Europa, per la giustizia sociale e la libertà di circolazione e di residenza per tutti e tutte. Cerchiamo l’unificazione delle lotte a partire dai bisogni - lavoro, casa, reddito, mobilità sociale - che spesso la politica, in cerca di consensi, vuole mettere in contrapposizione. Saranno inoltre piazze caratterizzate dal protagonismo dei migranti, richiedenti asilo e rifugiati contro l’onda del razzismo crescente e dello sfruttamento dilagante, e soprattutto per rivendicare la regolarizzazione, la rottura tra contratto di lavoro e permesso di soggiorno, per la chiusura dei CIE.
Nel corso della giornata del 22 maggio i riflettori saranno accesi soprattutto sull’Italia. Proprio l’Italia, in questi ultimi anni, è stata infatti al centro di numerose violazioni nonché oggetto di sanzioni da parte delle Corte Europea dei diritti umani. In Italia è in corso una vergognosa campagna, strumentale e razzista, secondo la quale i richiedenti asilo e i migranti ricevono dai 25 ai 35 euro al giorno. Soldi che né i migranti né i lavoratori, sempre sfruttati, hanno mai visto. Perché spariscono in un torbido sistema di spartizioni e corruzione, che lucra sulla pelle sia dei migranti che dei lavoratori del settore.
Oltre alla manifestazione di Roma, che si terrà dalle ore 15.00 da piazza dell’Esquilino, in Italia sono previste iniziative in diverse città: a Bari iniziativa in piazza Cesare Battisti, ore 11.00; a Torino, manifestazione in piazza Carlo Felice ore 15.00; a Pisa, in piazza XX Settembre alle 18.00; a Bologna, iniziativa alle case occupate “Nelson Mandela”, via Irnerio 13/15, ore18.00; durante le quali saranno ricordate le oltre 22.000 persone uccise negli ultimi quindici anni nel mar Mediterraneo nonché le vittime del sisma in Nepal.
La giornata internazionale di azione sarà preceduta da numerose iniziative: il 21 maggio sit-in a Rabat (Marocco) davanti alla sede UE e a Varsavia (Polonia) “l’Anti Frontex day”, manifestazione per rivendicare documenti per tutti. Il 22 maggio sono invece previste manifestazioni a Madrid, Parigi, Bruxelles.
La Giornata in Italia è promossa dalla Coalizione Internazionale Sans-papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti asilo (CISPM Italia) col sostegno di USB, Movimento Migranti e Rifugiati, Sans-Papiers, AS.I.A/USB, Scup, Senza Confine, Rete Iside Onlus, Noi Restiamo, i vari movimenti di solidarietà con i rifugiati ex Moi Torino, PRC Roma, Associazione Sesto Continente.