Bologna vede materializzarsi nel referendum del prossimo 26 maggio la netta
divisione che, come per tante altre questioni, vede contrapposti i “poteri
forti” alla gente comune di questa città. Sono infatti questi poteri (ultimo
in ordine di apparizione la Confindustria locale) che stanno scatenando una
“macchina da guerra” per convincere i cittadini ad andare a votare a favore
dei finanziamenti alle scuole private, spesso terrorizzandoli con false
prospettive di “abbandono di bambini per strada” o di introduzione di rette
e aumento dei costi delle scuole comunali. E' infatti la gente comune, con
le proprie organizzazioni di riferimento come l'USB, che si sta mobilitando
spontaneamente da mesi con centinaia di volantinaggi e assemblee nei posti
di lavoro per difendere il diritto alla scuola pubblica e dire no a
qualsiasi ipotesi di privatizzazione, anche nascosta, votando A.
Oltre all'entrata diretta nella contesa del Sindaco che, lo ricordiamo, ha
ceduto gli spazi di affissione al comitato per la B, il Partito Democratico,
in barba alla normativa sul silenzio elettorale, ha chiesto ed ottenuto
Piazza Maggiore per sabato 25 maggio. Per quel pomeriggio però non è stata
organizzata nessuna iniziativa del partito, bensì “scuole e famiglie in
festa”, atto conclusivo della campagna elettorale del comitato per la B.
Il comitato referendario Art. 33 ha protestato per questa decisione
dell'amministrazione comunale e ha chiarito che rispetterà la normativa sul
silenzio elettorale, chiudendo la propria campagna elettorale venerdì 24
maggio.
Ai poteri forti va data una risposta altrettanto forte e USB si è fatta
interprete della volontà della sua gente, chiamando i cittadini ad una
manifestazione sabato 25 maggio che, partendo alle 15.30 da Piazza S.
Francesco, sfilerà in via Rizzoli e per il centro cittadino per sostenere
l'opzione A in difesa della scuola pubblica.
Non ci nascondiamo, ma scendiamo in piazza in prima persona. All’arroganza
di chi forza le regole a suo uso e consumo non possiamo rispondere chinando
la testa e non siamo disponibili a ritirare la nostra manifestazione se il
PD e il Comitato per la B continueranno la loro campagna elettorale anche il
25.
Le regole vanno rispettate, anche dai poteri forti.
USB - BOLOGNA