In questo luglio torrido come clima e come numero di provvedimenti che stanno frantumando i diritti dei lavoratori pubblici e in modo particolare quelli della Giustizia occorre non dare respiro a questo Governo che con il pretesto di evitare l’aumento dell’IVA che avrebbe di per sé effetti irrimediabilmente depressivi sull’economia sta definendo un piano di tagli che dovrebbe trovare risorse fra i 5 e i 10 miliardi di euro, tutti sulle nostre spalle.
La spending review, spacciata come il rimedio a tutti i mali, aprirà per milioni di lavoratrici e lavoratori un drammatico orizzonte, fatto di esuberi, mobilità, licenziamenti e ulteriori tagli alle retribuzioni e ai pochi diritti rimasti, mentre allo Stato Sociale verrà assestato un colpo mortale.
La spending review ha già mostrato il suo vero volto con l’emanazione del decreto legge n. 87/2012 che avvia la chiusura di 800 uffici giudiziari e rende chiara la volontà effettiva di questo governo di far pagare le tasse solo ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, mentre ad esempio non si occupa degli sprechi quali per esempio il convegno sul ciclo della performance del Ministero della Giustizia il 9 luglio a Messina per uffici che da domani verranno soppressi , e di Equitalia che è una società privata che lucra sulla riscossione dei tributi.
In continuità con tutte le iniziative di lotta e mobilitazione di questi mesi, incluso lo sciopero generale del 22 giugno scorso, USB Pubblico Impiego ha dato una risposta immediata al decreto legge n. 87/2012.
Il 6 Luglio la Usb Giustizia manifestera' la propria contrarieta' al taglio di 684 uffici del GDP , 220 sezioni distaccate per un totale di 7000 lavoratori coinvolti , per questo a Palermo e catnia si svolgeranno assemblee aperte e presidi davanti agli iffici giudiziari.