MASSIMA PRECARIETA’ E POLVERIZZAZIONE DEL LAVORO
MASSIMO LIVELLO D’INSICUREZZA!!
NON SI PUO’ MORIRE DI LAVORO, IL RISCHIO NON E INELUTTABILE
RENDI PIU’ SICURO IL TUO LAVORO DIFENDENDO I TUOI DIRITTI !!!
CHIAMA sicurezzaora@venezia.rdbcub.it AL NUMERO VERDE 800-922977
PERCHE’ I TUOI DIRITTI E LA TUA SICUREZZA
NON RIMANGANO SENZA RISPOSTE!!!
ASSASSINII SUL LAVORO
UN SERIAL KILLER A PIEDE LIBERO SI AGGIRA PER L’ITALIA:
IL CAPITALE!
Ormai è evidente a chiunque, nel nostro paese si aggira indisturbato un vero e proprio “serial killer”
che, nella sola giornata di ieri ha assassinato ben dieci lavoratori. E’ lo stesso che induce medici e proprietari di cliniche private a fregarsene della vita umana e ad operare, mutilare, offendere nel corpo uomini e donne solo per fare più profitti economici. E’ lo stesso che induce due italianissimi datori di lavoro a dare fuoco ad un loro lavorante rumeno per avere il risarcimento dell’assicurazione!Si chiama CAPITALE. Si, si chiama così nonostante in tanti cerchino di farcene dimenticare l’esistenza anche cambiandogli il nome in liberismo, mercato eccetera.
Il giornale dei padroni – si, si chiamano padroni anche se pure per loro c’è chi addolcisce i toni e li chiama imprenditori, industriali eccetera – , il sole24ore, ha dedicato ai sei morti di ieri in Sicilia un trafiletto in prima pagina e un articoletto a pagina 20 in cui si sottolineava che i morti ammazzati non avevano la mascherina di protezione; come a dire che quanto è successo è stata colpa loro!
Quattro dei morti ammazzati erano dipendenti pubblici, quattro Fannulloni direbbero i nostri battaglieri Ministri, soprattutto quelli che pensano ad una pubblica amministrazione al servizio esclusivo delle imprese, e il quinto lavorava in nero per una ditta di appalto, strano anzi che non fosse anche lui nero; ma proprio ieri l’Unione Europea ha votato una delibera secondo cui la settimana di lavoro non avrà più il limite massimo delle 48 ore, ma potrà arrivare anche a 65 – 70 ore a settimana, con buona pace di chi pensa che lavorare meno non solo serva a lavorare tutti, ma sia anche una regola minima di protezione perché, è risaputo, gli incidenti sul lavoro succedono quasi sempre a fine turno, quando si è più stanchi e l’attenzione scema..
Ma il “capitale” non pare assolutamente disponibile a dirsi sazio. Chiede, e trova l’incondizionato appoggio di CGIL, CISL, UIL, UGL, di smantellare l’impianto contrattuale esistente per avere più mano libera e poter decidere lui come, a chi e quanto salario dare sulla scorta delle sue proprie determinazioni, delle esigenze delle sue proprie imprese, quanta produttività – leggi sudore – chiedere in più. E intanto pretende, e il governo acconsente, di ammorbidire le sanzioni alle sue imprese per le violazioni alle normative sulla sicurezza sul lavoro.
COSI’ SI POTRA’ CONTINUARE AD UCCIDERE SENZA ESSERE NEMMENO MULTATI !
TACERE E NON MOBILITARSI OGGI SIGNIFICA RENDERSI COMPLICI DI QUESTA GUERRA DICHIARATA AL MONDO DEL LAVORO. NOI NON VOGLIAMO ESSERLO.
Il lavoro precario e in nero, lo smantellamento dei diritti e dei contratti, sono un ricatto continuo che costringe, per portare a casa quattro soldi al mese, a chinare la testa e lavorare in condizioni sempre più a rischio rinunciando ai propri diritti e a tutelare la propria salute ed incolumità!!!
Con il numero verde: “800-922977“ a cui risponde sicurezzaora@venezia.rdbcub.it è possibile denunciare immediatamente le condizioni di lavoro.
Il numero verde dovrebbe essere attivato da: Governo, Ministero del Lavoro e della Previdenza, Ispettorati Inail e del Lavoro, INPS, Comandi Provinciali Vigili del Fuoco, Prefetti, Medici Competenti, Assessorati al Lavoro Regioni, Province e Comuni, AULS; Sanità Marittime, Capitanerie di Porto ecc. In realtà tutti questi soggetti scaricano la loro responsabilità con affermazioni tipo" io ho solo il compito di controllare la regolarità degli estintori, io che le zanzariere nei bagni ci siano, io ho tre ispettori per una regione intera". Di fatto ognuno di questi organi si limita per quella che burocraticamente è la sua competenza e pur avendone le capacità si guarda bene dal segnalare quello che non va ai tutti gli altri organi di competenza.
Ora anche l'adozione del Testo Unico sulla sicurezza del lavoro, firmato dal Capo dello Stato il 10 aprile 2008, viene messa in discussione, il nuovo Governo (sarebbe stato lo stesso se al Governo ci fosse andato Veltroni) intende rimetterci mano ancor prima che diventi operativo, per cancellare anche le poche innovazioni che ha introdotte e che vengono definite:" macchina legislativa e burocratica che penalizza troppo le imprese" e "un sistema sanzionatorio miope ed inutilmente repressivo e pesantemente aggravato "
L'istituzione del numero verde può essere per i lavoratori uno strumento in più per intervenire nei confronti di chi pur avendone le competenze con la burocrazia evita interventi che gli sono dovuti!!
Diffondete questo messaggio, sarà nostra cura ricevere le telefonate e richiamare subito gli interessati (verificando l'autenticità della telefonata) per acquisire le informazioni che ci permettano di svolgere il nostro ruolo di sindacato.
RdB CUB Veneto
30173 VENEZIA Via Camporese, 118 - Tel – Fax 0415312250 E Mail:info@venezia.rdbcub.it