Più di mille morti all’anno e centinaia di migliaia di gravi infortuni sui posti di lavoro che rimangono spesso impuniti. Sull’onda emotiva dell’ultima strage di lavoratori nel cantiere Esselunga di Firenze il governo si appresta a varare una serie di misure che non ci convincono affatto perchè contrastano poco con un sistema al ribasso che sacrifica i diritti più elementari in nome della libertà d’impresa e del cieco perseguimento del profitto sulla pelle dei lavoratori.
Concretamente si tratta di un aumento delle sanzioni per le aziende che occupano lavoratori in nero o che utilizzano l’appalto in forme illegali e l’introduzione della patente a punti nei cantieri mobili per i lavori edili. A ciò si accompagna qualche centinaio di ispettori in più, che andranno a tappare qualche buco lasciato aperto dall’emorragia di personale verso migliori opportunità e sempre che si accettino le destinazioni del Nord, con stipendi molto inferiori ai colleghi di INPS e INAIL (parliamo di differenze di 10.000 € all’anno), che dal provvedimento ne ricavano la fine del ruolo ad esaurimento.
Insomma, torna alla memoria la retorica (molto cara alla destra al governo) di un esercito armato di 8 milioni di baionette alle prese con un’impresa calata dall’alto per intercettare i fenomeni elusivi e contrastarli anche in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. L’ingenua folla festante sotto il balcone applaude e se ne rallegra.
Ma la realtà è ben diversa e dobbiamo constatare che lo schema del Decreto Legge PNRR riguardante le “Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del lavoro irregolare”, è ridotto al tipico slogan su “numeri” e “punteggi”.
- Numeri da sbandierare e da raggiungere (100.000 ispezioni nel 2024) da parte di ispettori sul quale piovono schede obiettivi con previsione di ispezioni come cassette di patate, senza alcuna considerazione del tessuto economico e sociale in cui si opera e dei necessari approfondimenti che richiedono certe pratiche ispettive.
- Punteggi da rilasciare in apposite patenti e da scalare (sempre dopo ispezione) in caso di violazioni, infortuni e morti sul lavoro (la vita pari al valore di 20 crediti).
Se non bastasse fa esordio l’inserimento nelle liste di conformità INL delle ispezioni regolari con possibilità da parte delle imprese di non avere controlli per 12 mesi e il serio pericolo che dopo l’iscrizione nella lista si apra la porta ad un periodo senza avere né temere controlli. Non crediamo sia una buona idea!
La vera questione al fondo della riduzione delle tutele sulla sicurezza, e cioè la ricattabilità alla quale sono sottoposti i lavoratori spesso determinata da condizioni di precarietà e sfruttamento, non è stata nemmeno sfiorata. USB aveva chiesto di intervenire sui salari e sul sistema degli appalti mettendo un limite alla sfrenata liberalizzazione, in particolare, di quelli a cascata il cui fine principale è il risparmio sui costi fissi (retribuzioni e sicurezza). Miglioramento delle condizioni dei lavoratori in appalto che si realizzerebbe assicurando godimento degli stessi trattamenti economici e delle identiche garanzie dei lavoratori occupati dai committenti.
Ma veniamo ai nuovi adempimenti richiesti all’INL, ovvero alle lavoratrici e ai lavoratori dell’INL: tra gli interventi su salute e sicurezza proposti dalla Ministra Calderone emerge la “patente a punti”, meccanismo, a nostro avviso, meramente propagandistico, tirato fuori per mettere qualcosa sul tavolo dopo l’ennesima strage di lavoratori.
La patente, requisito necessario per lavorare dal prossimo 1 ottobre sui cantieri edili, dovrebbe partire da 30 “crediti”, dando la possibilità di operare con un numero minimo di 15 e verrà rilasciata dopo aver verificato l’adempimento degli obblighi formativi, la compilazione corretta del D.V.R., del DURC e del DURF. In caso di riscontrate violazioni l’INL provvederà a decurtare punti e a sospendere le aziende fino ad un massimo di 12 mesi; in caso di morte (o meglio di omicidio sul lavoro) verranno decurtati 20 punti, in caso di infortunio invalidante 15 punti, in caso di infortunio temporaneo 10 punti. La patente verrà rilasciata dalle sedi territoriali dell’INL, le quali come noto lavorano da anni ad organici pieni e non soffriranno affatto per garantire al pubblico gli adempimenti relativi a questa nuova procedura.
Al di là della facile ironia, ci chiediamo con quale personale s’intenderà assicurare il rilascio delle patenti a punti. Ci chiediamo se si ignora volutamente che oltre agli obiettivi numerici (quasi raddoppiati nel 2024) migliaia di ispettori sono già adibiti a numerosi adempimenti e ad altre funzioni nei nostri uffici. Ci chiediamo se il governo si rende conto del fatto che i ruoli amministrativi, in gravissimo sottorganico, sono già sovraccarichi e che solo una parte degli ispettori ordinari e degli ispettori tecnici è entrata effettivamente in servizio, giacché molti si sono ritirati davanti a condizioni stipendiali da fame, insostenibili soprattutto quando si è costretti a prendere servizio a centinaia di chilometri da casa.
Su questo la Ministra Calderone ha promesso altri 800 nuovi ingressi (250 da concorso) e incrementi stipendiali sul lato del salario accessorio, ma non è ben chiaro ancora se questo possa determinare indennità fisse stipendiali (incremento sanzioni incrementerà FRD) o se tutto si risolverà nello sbandierare aumenti di fondi e fondini vari e lasciare che i lavoratori si sbranino gli uni contro gli altri.
Sul punto non siamo più disposti ad accettare ulteriori incombenze ed impegni senza che da ciò non ne discendano migliori condizioni economiche e normative per l’intero personale dell’INL.
Ad esempio, visto che i 20 milioni di euro “per finanziare l’efficientamento dell’INL” sono finanziati stabilmente dagli importi delle sanzioni previste dal DL 146/2021 iscritte a bilancio (somme aggiuntive sospensioni e prescrizioni), sarebbe opportuno adottare misure che costituiscano indennità fisse mensili per valorizzare l’attività del personale.
Le somme del salario accessorio devono trovare definitiva stabilizzazione e devono entrare a far parte della retribuzione mensile.
Su questo chiediamo si apra un confronto nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori dell’INL!
USB P.I.
Coordinamento Nazionale INL-MLPS-ANPAL