I fatti sono due: o gli ex ministri dell’interno sono grandi intenditori di sanità, oppure – ipotesi per la quale propendiamo – potrebbe essere che il "sistema" che ha fatto lievitare la sanità privata fino al 40% delle prestazioni sanitarie nazionali totali è molto esteso e trasversale.
Roberto Maroni, ex ministro dell’interno ed ex governatore della Lombardia, regione col più alto livello di privatizzazione in sanità, entra a far parte del Consiglio di Amministrazione del Gruppo San Donato. Chissà come mai….
La nomina segue di qualche mese quella di Angelino Alfano, altro ex ministro dell’interno (le minuscole sono volute) a presidente del gruppo. Bobo Maroni si ritroverà in compagni anche di Augusta Iannini, moglie di Bruno Vespa, cantore delle epiche gesta dei potenti, che è stata magistrata a Roma, capo dell’Ufficio legislativo del ministero della Giustizia e poi vicepresidente dell’Autorità garante per la privacy.
Tutto questo avviene alla coda di un’epidemia che ha detto molte cose chiare sul nostro sistema sanitario e sull’inutilità per la salute dei cittadini di una sanità privata interessata solo a immensi profitti che spesso vengono depositati nei paradisi fiscali all’estero. Un chiaro segnale che è altamente improbabile che la politica assumerà scelte che invertano il trend degli ultimi vent’anni, rafforzando la sanità pubblica e mettendo al centro la salute, invece che il profitto.
Una vicenda che lascia un sapore salmastro e fecale, proprio nel momento in cui gli “Eroi” della sanità, quelli che hanno salvato decine di migliaia di vite, vengono fatti uscire di scena, in silenzio, beffati pure da CGIL, CISL e UIL sui premi-covid .
Anche per queste ragioni il 2 luglio sciopereranno tutte le lavoratrici ed i lavoratori della sanità pubblica e privata, Cooperative e Terzo Settore.
Presidio 2 luglio, ore 10.30 Montecitorio