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Lombardia

A MILANO CI SONO BUONI & CATTIVI

Milano,

quale futuro per il Comando VVF di Milano ?

Trascorsi oltre due anni, in cui l’attuale primo dirigente del nostro comando, si è concentrato nel demolire un’organizzazione creata in decenni, supportata e condivisa da ben 8 COMANDANTI che l’hanno preceduto, per cercare di prevedere un futuro è necessario sintetizzare alcune discutibili azioni di questo mirabolante personaggio:

Nel 2011 ha assegnato un fidato sindacalista all’Uff. sicurezza, settore particolarmente delicato ed esposto a conflitti di interessi per chi riveste cariche sindacali, di cui sarebbe sufficiente ricordare i famosi libretti sanitari “in bianco”.In tempi più recenti si può far riferimento alle condizioni sanitarie, igieniche e logistiche delle sedi, mentre del risultato di questa singolare società basta citare il servizio mensa e la fine che ha fatto, causa la grave intossicazione alimentare subita dal personale operativo e non del comando. La straordinaria sintonia tra i due e il riconoscimento per i servigi resi, lo si evince dalla DDS sul pensionamento del fedele sindacalista (alleghiamo copia). Più chiaro di così!...

Casualità ed altri fattori avranno avuto il loro peso in questa, come in altre situazioni, bisogna però ricordare lo sprezzo con cui il dirigente a suo tempo giudicò la figura dell’addetto al controllo della gestione del servizio mensa, per altro prevista contrattualmente, ribadendo in maniera dispregiativa alla richiesta di razionalizzazione dei C.S. giornalieri:

vi siete permessi per anni un qualificato in mensa, perché non posso distaccare un C.S., per fare il capo distaccamento?”.

Affermazione che, come hanno dimostrato successivamente i fatti, non è stata più seguita dalla riassegnazione di alcuna figura per quel delicato incarico, (nonostante fosse stata richiesta e accordata nell’ultima riunione sulla mensa), con il risultato che ancora oggi i pompieri mangiano cibo riscaldato con microonde e nell’emergenza “si è scoperto” che gran parte delle cucine dei distaccamenti non sono a norma.

Sul dispositivo di soccorso è ancora in corso una vertenza, a causa del fatto che il dirigente ha impostato un’organizzazione paragonabile ad un comando provinciale di piccole dimensioni. Certo si è impegnato ad incrementare l’utilizzo dei volontari, infatti con la sua gestione sono aumentati gli autisti di questa componente, strategia attuata nel tentativo di trasferire nel futuro, alcune prerogative a scapito dei permanenti. Sulla logistica ben poco è stato fatto, poche risorse per questo importante settore, mentre molte sono state impegnate per manifestazioni e festicciole di vario tipo, 1000 miglia docet!Esplicite alcune esternazioni del dirigente riferite ai commiati dedicati ai suoi sodali o collaboratori fedeli, ben diverse da quelle di chi comunque ha prestato servizio nel CNVVF, ma non si è allineato! (alleghiamo disposizioni).

Chiunque avrà valutato l’evidente PARZIALITA’ del dirigente sui percorsi professionali e non, così come proseguono mediocri atti di rivalsa, per chi non si adegua o è ostile ai suoi programmi, roba da prima asilo…Dopo le valutazioni fatte all’epoca della scadenza del 1° anno della nuova gestione, proponiamo medesime riflessioni sui risultati al termine del 2° anno, confidando nel giudizio attento del personale tutto, così come quello di organi superiori, che valutino attentamente iniziative e risultati.