Il 9/03/2018 si è consumato l’ennesima farsa con protagonisti i Sindacati Confederali che hanno nuovamente preso in giro le lavoratrici e i lavoratori della LIDL peggiorandone il loro status già precario.
Il rinnovo del CIA dell'azienda tedesca è stato sottoscritto da Fisascat (CISL) e Uiltucs (UIL). La Filcams (CGIL) decide per ora di sfilarsi, dichiarando di non voler firmare un accordo peggiorativo delle condizioni di vita e di lavoro, come se a firme peggiorative la CGIL in questi anni non ci abbia ormai abbondantemente abituato!
Il rinnovo sottoscritto prevede:
- Flessibilizzazione selvaggia di orari e turni di lavoro;
- Welfare Aziendale gestito dall’azienda con la complicità delle OO.SS firmatarie del contratto (“buono spesa”del valore di 100 euro all’anno da spendere nei negozi LIDL);
- Banca delle ferie e permessi, ovvero “donazione delle ferie” all’Azienda! (in caso di cessazione del rapporto di lavoro le ferie e ore non verranno retribuite);
- Sicurezza nei luoghi di lavoro gestita direttamente dall’Azienda, con 3 rappresentanti LIDL e un rappresentante per ogni O.S. firmataria dell’accordo (quindi maggioranza matematica all'Azienda con 3 rappresentanti a fronte dei 2 delle O.O.S.S. Firmatarie).
L’analisi che USB fa dell’accordo sottoscritto non può che essere impietoso: lavoratrici e lavoratori alla mercé dell’azienda e dei Sindacati firmatari, complici nello svendere i diritti (i pochi rimasti) anche tramite la singolare invenzione della “Banca delle ferie e permessi” e dei “buoni spesa”, che all’azienda costano molto meno dei 100 euro contrattati e che rappresentano una elemosina che offende la dignità delle lavoratrici in particolare.
I diritti non sono una elemosina, la dignità non può essere sacrificata sull'altare del profitto!
USB invita tutti i lavoratori e lavoratrici ad una raccolta firme per chiedere l’annullamento del CIA siglato.
I diritti non si vendono si conquistano!