Cari colleghi, dopo essere venuti a conoscenza di un documento inviato alle OO.SS a firma di una parte delle R.S.U dell’ufficio di Catanzaro, ci sembra doveroso fare dei distinguo, oltre ad alcune considerazioni, viste le imprecisioni e, soprattutto, visti i termini ed i vocaboli utilizzati.
In primo luogo ci teniamo a sottolineare che tale documento è stato redatto e sottoscritto solo dai colleghi RSU eletti nelle file della UIL, mentre le altre RSU, invitate a firmare (solo uno di noi era stato contattato, per la precisione) hanno rifiutato.
Come al solito le regole della democrazia, ma diremmo anche della buona educazione, non sono state rispettate e si è dato vita, anche in frangenti così delicati, alle solite prevaricazioni (nulla di nuovo sotto questo aspetto, vedi i comunicati precedenti a firma nostra).
Normalmente, infatti, le RSU si riuniscono discutono e decidono (anche a maggioranza), non portano documenti già precompilati, cercando di farli sottoscrivere senza nessuna riflessione.
Tra l’altro, il documento si riferisce ad una situazione in cui, per una volta, tutta la RSU si era attivata unitariamente, coinvolgendo il Direttore dell’ufficio, per cercare di trovare una soluzione (difficilissima visto il caso) ad un grave problema che riguarda un collega, giungendo cosa davvero rara, ad una conclusione condivisa da tutti, compresi i diretti interessati.
Allora, perché questo documento di parte? A che pro????
Forse i colleghi RSU della Uil conoscono fatti che noi non conosciamo?
Se così fosse sarebbe gravissimo tacerli da una parte, mentre dall’altra uscire pubblicamente, tra l’altro con un pessimo documento come quello.
Riteniamo che questo modo di fare e di agire non giovi né al collega direttamente interessato, né agli altri colleghi che non hanno voglia di assistere a beghe o ripicche personali.
In ufficio servirebbe coesione per reagire a questa amministrazione che aumenta in modo esponenziale i nostri carichi di lavoro, bloccandoci, in cambio, gli stipendi, diminuendoci i diritti, battaglie, queste, che la USB sta portando avanti da tempo, in perfetta solitudine.
Per questi motivi non condividiamo e prendiamo le dovute distanze da chi in continuazione vuole agitare le acque senza costrutto, cavalcando anche battaglie non cavalcabili, vuoi per delicatezza, vuoi per rispetto dei colleghi.
La nostra impressione (e, purtroppo, è più che un’impressione) è che si stia strumentalizzando un episodio gravissimo.
Non è eticamente corretto!!! E noi non vorremmo mai scrivere su fatti del genere.
Noi, più rispettosi delle persone e dei colleghi, riteniamo che di fronte a drammi personali di questa portata, dopo aver fatto quanto nelle nostre possibilità, ci si debba mettere da parte, rimanendo vicino al collega in modo discreto, senza clamori, ma con il rispetto e la delicatezza che una situazione del genere merita.
RSU (elette nelle liste di USB P.I.)
Agenzia delle Entrate Ufficio Provinciale del Territorio di Catanzaro