Stando alla convocazione ricevuta per il 5 novembre, pare non sia ancora giunto il momento di pagare la parte più consistente del Fondo 2008, e, soprattutto, quella che si rivolge alla totalità dei lavoratori. Sembra una maledizione. Il CCNI dell’Agenzia delle Dogane continua a influenzare negativamente l’andamento delle politiche di retribuzione dei lavoratori doganali. Dopo mesi in cui le trattative locali hanno avuto per oggetto i nuovi criteri di corresponsione dell’indennità di disagio e di confine, in alcuni casi senza ancora trovare accordo e in molti altri lasciando insoddisfatte le legittime aspirazioni di molti colleghi, restano indefiniti quasi tutti gli istituti “innovativi” previsti da quel contratto. Così, in piena emergenza salariale, dopo un anno di attesa per vedere riconosciuto la produttività del lavoro svolto del 2008 e di lotte per superare il blocco del “Comma 165” imposto dal 112/2008, per l’Agenzia e per alcune OO.SS. non è possibile ancora procedere alla ripartizione del Fondo 2008 senza prima definire posizioni organizzative, incarichi di responsabilità e la stessa indennità di disagio.
Siamo preoccupati. Questioni tanto delicate, mai risolte negli ultimi anni rischiano di doversi chiudere in poco tempo per non tenere bloccate le intere risorse del Fondo.
Siamo arrabbiati. Dare la priorità a quegli istituti significa mettere al riparo dai tagli alcune categorie dei lavoratori e scaricarli, amplificandoli, sulla maggioranza di essi.
Siamo perplessi. Alcune sigle sindacali, che sui tavoli delle altre Agenzie si sono dichiarate indisponibili a trattare quegli stessi istituti se non vi era certezza di vedere confermati gli importi della produttività collettiva ai livelli degli anni precedenti, qui sembrano accettare l'idea al ribasso di una riduzione dei fondi. Per questo abbiamo messo per iscritto le richieste già fatte al tavolo in occasione dell’ultimo incontro: per noi la priorità è pagare la quota di produttività legata ai risultati collettivi (indennità di professionalità).