Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Agenzia Industrie Difesa

Agenzia Industrie Difesa: il grave affronto del Direttore Generale Airaghi verso le Organizzazioni Sindacali Nazionali.

Roma,

Il giorno 14 novembre in occasione della riunione convocata dall’Agenzia Industrie Difesa con le OO.SS. Nazionali, avente all’o.d.g. la discussione sul Piano per la “Costituzione del Polo del Munizionamento e della demilitarizzazione” (con l’accorpamento tra gli Enti di Baiano di Spoleto e Noceto di Parma), il Direttore Generale Ing. Marco Airaghi ha esordito invitando i presenti a rivolgersi ad altri interlocutori, assumendo un atteggiamento assolutamente inaccettabile soprattutto per il rilevante incarico pubblico che riveste.

Il Direttore, infatti, ha manifestato la propria indignazione rispetto alle azioni sindacali assunte unitariamente sia dalla rappresentanza interna (RSU) sia dalle OO.SS. territoriali e rispetto alle azioni politiche intraprese da parlamentari e politici locali contro la penalizzante ipotesi di accorpamento dello SMMT di Baiano con Noceto di Parma.

Dopo aver effettuate queste esternazioni il D.G. Airaghi ha immediatamente abbandonato il tavolo di trattativa, come nell’incontro precedente del 4 ottobre.

Le OO.SS. tutte ed i rappresentanti dello Stabilimento di Baiano presenti per l’occasione, dopo un iniziale sbigottimento hanno duramente stigmatizzato l’inadeguatezza di tale comportamento.

In sostanza la riunione, a causa dell’episodio, non si è svolta e in ogni caso i rappresentanti dello SMMT hanno consegnato ai referenti dell’AID un documento dettagliato contenente l’analisi del piano di accorpamento inviato alle OO.SS., evidenziando le macroscopiche insostenibilità tecniche e i riflessi negativi per lo stabilimento spoletino.

La chiusura dell’AID ad un confronto con le parti sociali acuisce i timori e le preoccupazioni dei dipendenti e del territorio.

La USB Difesa, stigmatizzando il comportamento della Direzione dell'A.I.D., ha provveduto a recapitare agli alti vertivi dell'Amministrazione una lettera nella quale si richiede un pronto e risoluto intervento.