SABATO 28 FEBBRAIO A MILANO MANIFESTAZIONE NAZIONALE
Lo scorso 20 febbraio la USB Pubblico Impiego ha organizzato un presidio davanti alla sede del Ministero del Lavoro per protestare contro la costituzione dell’Agenzia unica della vigilanza, che dovrebbe riunire competenze e personale di Inps-Inail-Ministero del Lavoro. Alla manifestazione hanno partecipato non meno di 300 ispettori di vigilanza di Inps e Inail, venuti a Roma in rappresentanza delle diverse regioni per denunciare il tentativo di colpo di mano del Governo anche sulla vigilanza ispettiva, che si vorrebbe mettere definitivamente sotto il controllo della politica con il pericolo di depotenziare un’attività dal forte valore sociale.
La norma è contenuta nel jobs act di Renzi e Poletti, che ha ulteriormente ridotto le garanzie dei lavoratori, cancellando l’art. 18, prevedendo il demansionamento, mettendo in condizione le imprese di licenziare con più facilità nei primi tre anni di contratto.
“Dopo l’esito negativo dell’incontro, che abbiamo avuto nella stessa mattinata del 20 febbraio, in cui i rappresentanti del Ministro hanno ribadito l’intenzione di far approvare in Consiglio dei Ministri il decreto attuativo per la costituzione dell’Agenzia unica, l’USB ha avviato le procedure per l’indizione dello sciopero degli ispettori di Inps e Inail”, riferisce Luigi Romagnoli, dell’Esecutivo nazionale della Confederazione USB.
“A stretto giro è arrivata dal Ministero del Lavoro la convocazione congiunta di tutte le organizzazioni sindacali per il prossimo 3 marzo. Andremo all’incontro per spiegare nel dettaglio la nostra contrarietà al decreto – prosegue il dirigente sindacale USB – e avanzeremo la proposta, peraltro prevista dal jobs act, di rinforzare il coordinamento tra i diversi corpi ispettivi senza istituire l’Agenzia unica, la cui costituzione comporterebbe, tra l’altro, la chiusura di 80 sedi territoriali del Ministero del Lavoro, con un ulteriore arretramento dello Stato dai territori”.
“La mobilitazione degli ispettori di Inps e Inail proseguirà nei prossimi giorni, con assemblee territoriali e con la partecipazione alla manifestazione nazionale del 28 febbraio a Milano, contro il jobs act, l’Agenzia unica della vigilanza e lo sfruttamento dei lavoratori dell’Expo 2015”, conclude Romagnoli.