Già nella riunione di apertura del CCNL Agenzie Fiscali e poi nelle riunione successiva (il 12 e il 27novembre) le RdB hanno proposto “la creazione di una separata area dei professionisti agganciata alla dirigenza come negli enti pubblici non economici”(dal comunicato del 3 dicembre 07).
Oggi vogliamo di nuovo affrontare questa tematica che, proprio a causa dell’assoluta mancanza di una vera discussione sul contratto, non è stata neppure presa in considerazione in quella che doveva essere la sede naturale di discussione, quella del CCNL Agenzie Fiscali.
Perché un’area separata dei professionisti?
Nel CCNL della Dirigenza delle Agenzie Fiscali e degli Enti Pubblici non economici è già presente una separata area dei Professionisti limitatamente però ai professionisti degli E.P.N.E. (Enti Pubblici Non Economici). In tale area sono stati inseriti i medici e altri professionisti cui è riconosciuta una particolare responsabilità nell’esercizio proprio della loro funzione.
Nelle Agenzie Fiscali oggi esistono situazioni simili a quelle del Parastato.
Infatti, tanto per citare la più evidente, nell’Agenzie delle Dogane, secondo noi, i chimici si trovano in una situazione assolutamente simile a quella dei professionisti degli EPNE.
Partiamo dalle loro funzioni:
Il Chimico è l’unico soggetto giuridico che può garantire l’esatta esecuzione di analisi chimiche ed emettere e firmare certificazioni, pareri, giudizi o classificazioni (vedi DPR 5 giugno 2001 n° 328. art. 36).
Dobbiamo inoltre considerare che l’Agenzia delle Dogane oggi offre i propri servizi sul mercato, ed i Laboratori e i Chimici svolgono un ruolo di punta nell’attività dell’Agenzia, risultando, tra l’altro, i soli ad essere utilizzati al di fuori degli scopi istituzionali ed a produrre introiti mediante fornitura di servizi analitici per Clienti privati.
Certo non si può pensare che all’interno delle Agenzie Fiscali possano esserci delle figure responsabili direttamente e personalmente delle scelte tecniche/operative effettuate, che ne rispondono direttamente alla magistratura senza che questa atipicità venga riconosciuta con un inquadramento giuridico in un’area separata di contrattazione, l’Area Professionisti già presente, come abbiamo accennato, nel CCNL Area VI dei Dirigenti delle Agenzie Fiscali.
Non è assolutamente più concepibile un sistema in cui si parla di professionalità senza essere disposti a ragionare sui necessari cambiamenti che si devono fare all’interno del comparto, non è pensabile che ove si chiedono responsabilità equiparate a quelle della dirigenza non si pensi a riconoscere giuridicamente tali professionalità.
E sicuramente non è possibile un riconoscimento se non all’interno del Contratto Nazionale, bisogna uscire dalla logica del rinvio al Contratto Integrativo con riconoscimenti indennitari.
Si continua a parlare di rinnovamento, quando per nuovo si intende solo privatizzazioni ed esternalizzazioni.
Abbiamo delle professionalità preziose e queste devono essere riconosciute proprio per rafforzare il ruolo dello stato, evitando nel futuro pericolose tentazioni di privatizzazioni di servizi redditizi per l’Agenzia delle Dogane e quindi in generale per lo Stato.
È assurdo continuare a giocare al ribasso, parlare di Vice dirigenza o area degli esperti pagata con i fondi di tutti noi. Oggi possiamo, come nel parastato, iniziare un percorso che valorizzi le alte professionalità… Iniziamo dai Chimici.