L'associazione nazionale operatori aeroportuali di handling scrive: "A tutt’oggi la scrivente associazione e le aziende associate, soggetti direttamente danneggiati dalle pratiche censurate dall’UE e quindi legittimati a verificare il più rigoroso rispetto delle indicazioni comunitarie, non hanno ricevuto alcuna comunicazione ufficiale rispetto al percorso riguardante SEA Handling, avendo informazioni unicamente dagli organi di stampa, le quali ultime destano le più profonde preoccupazioni. Di contro risulterebbe tuttora in essere una evidente commistione commerciale, operativa e finanziaria tra gestore e handler controllato, posta in totale violazione delle prescrizioni comunitarie richiamate. Firmato il presidente Dott. Simone Marini”.
Siamo alle comiche: l’associazione delle imprese che operano in aeroporto per i servizi di handling che dovrebbe tutelare la sua associata Airport Handling si mette a sparargli contro. Straordinario!
Forse il “presidente” di Assohandlers (già responsabile del personale di ATA Handling) è spinto da un forte senso di “responsabilità” così grande che ha pensato bene di riformulare un “ulteriore ricorso” alla U.E. (che fu ai tempi già fatto da ATA Handling) per la vertenza SEA?!!
Qualcuno si dimentica che in tutta questa storia, fatta di speculazioni e speculatori, di opportunismi industriali, di concorrenza spietata (AviaPartner) e incentrata esclusivamente sul costo del lavoro (il contratto nazionale di lavoro di Assohandlers è un esempio ben evidente), i lavoratori sono la vera parte offesa.
L’Assohandlers dovrebbe soprattutto preoccuparsi di come operano tutte le sue associate, soprattutto quelle come ATA Italia che gestisce il lavoro fuori da ogni norma ed è talmente attenta ai lavoratori che questi sono privi dei più elementari strumenti di lavoro (divise, scarpe antinfortunistiche, ecc.) e questo viene giustificato per le condizioni economiche poco floride in cui versa l’azienda, azienda, che è ebbene ricordare, è di proprietà del Gruppo Caltagirone (in CONCORDATO). Cos+ì a rischiare, come sempre, sono i lavoratori.
Nella lunga complessa vertenza SEA, dove i lavoratori hanno messo in discussione (con il referendum) l’ipotesi d’accordo del 4 e 6 giugno 2014, è giunta a un bivio senza ritorno. La convocazione presso Arifil, Agenzia regionale per la formazione e il lavoro della Regione Lombardia dove si concluderà il percorso della procedura legge 223/91 aperta da Sea Handling, andrà a sancire se Airport Handling spiccherà il “volo” con accordo o senza accordo, lasciando libere le parti.
Per USB Lavoro Privato, rol, festività, turnazioni, compensi ai dirigenti, bandi di concorso in Airport Handling, sono temi a cui dare risposta per una conclusione positiva della vertenza, già nella convocazione di lunedì 7 luglio presso Arifil. 2014