Presso gli istituti geriatrici "Piero Redaelli" di Vimodrone e di Milano la Dirigenza sperimenta nuovi e paradossali modelli assistenziali.
SUCCESSO DEL PRESIDIO VOLUTO E ORGANIZZATO DA USB
Vimodrone, 26 giugno 2013
E’ stato molto partecipato il presidio tenutosi in data odierna presso l’Istituto Geriatrico “P. Redaelli” di Vimodrone, indetto come primo momento di protesta contro la sperimentazione che prevede la riduzione del personale notturno e altre decisione legate alla gestione dei reparti RSA (tipo casa di riposo). Il presidio era stato indetto, prevedendo la presenza dei soli delegati, in preparazione delle Assemblee del 3, 4 e 5 luglio che si terranno davanti agli Istituti geriatrici di Vimodrone, Milano (Via D’Alviano) e Abbiategrasso (P.zza golgi); invece moltissimi lavoratori –circa un centinaio- si sono presentati spontaneamente e hanno dato grande forza all’iniziativa. Dei motivi della lotta sono stati informati utenti e cittadini attraverso un volantino. Diverse testate di informazione, inoltre, si sono interessate alla vicenda, i cui dettagli sono descritti di seguito con maggiore ampiezza.
L'Unione Sindacale di Base denuncia la scelta delle Direzioni Amministrative e Medica, dell'Istituto Redaelli di Vimodrone (Scelta condivisa anche dalla Direzione Generale), di "sperimentare" in un reparto RSA una turnazione che prevede la presenza di un solo operatore di notte per ben 42 pazienti!
A nulla sono valse le osservazioni in merito ai rischi per la salute dei pazienti dal momento che, anche a seguito dell'incontro odierno, le Direzioni sono rimaste sulla loro posizione.
Le giustificazioni addotte sono pretestuose, dal momento che si cerca di far credere come la riduzione del personale notturno sia stata operata per avere più operatori presenti nel turno del mattino.
In realtà questo non è vero, perchè le Direzioni, contemporaneamente alla scelta di ridurre il personale notturno, hanno riorganizzato del tutto il Reparto in questione, sostituendo ben 12 operatori (inserendo tutti lavoratori precari, in forza ad una cooperativa, quindi ricattabili), sostituendo di fatto il Capo Reparto ed affidando il coordinamento dello stesso al Capo Infermiere, ed introducendo dei pannoloni ad alta assorbenza: nessuno di questi elementi è collegato alla riduzione del personale notturno, pertanto questa riorganizzazione avrebbe potuto essere (doverosamente) fatta senza intaccare la presenza notturna degli operatori, mettendo così a rischio la salute degli ospiti ricoverati.
Mentre a Vimodrone si riduce il personale notturno, nell'Istituto gemello di Via D'Alviano a Milano, si opera una scelta diametralmente opposta, finanziando il "Progetto RSA", un presunto nuovo modello organizzativo che si sta concretizzando unicamente in uno spreco di risorse economiche e umane senza che si sia riusciti ad ottenere alcun risultato concreto e misurabile. Il lavoro che nell'Istituto di Vimodrone è svolto dal solo Capo Infermiere, a Milano è stato suddiviso tra almeno quattro persone. Il "Progetto RSA" prevede che i reparti RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) siano coordinati dal Funzionario dei Servizi Sociali che , non avendo competenze in ambito sanitario-infermieristico, è supportato da due Capi Reparto sottratti alle loro abituali mansioni , questi formano un Ufficio Infermieristico che si occupa della gestione del personale e di poco altro.
La risposta dell'Azienda alle nostre osservazioni è stata che: "uno solo non ce la può fare". E allora -obiettiamo noi- com'è che a Vimodrone il Capo Infermiere ce la fa e in aggiunta gli è pure stata affidata la responsabilità di un progetto aziendale sulle verifiche di TUTTE LE CARTELLE CLINICHE?
Non è che, per caso, c'è una logica ad personam?
La RSU aziendale ha già indetto lo stato di agitazione e, su proposta di USB, è stato stilato un calendario di iniziative:
26 giugno : presidio presso Istituto di Vimodrone
3 luglio Assemblea / Presidio presso l'Istituto di Vimodrone (Via Leopardi)
4 Luglio Assemblea/presidio davanti l'Istituto di Milano (Via D'Alviano)
6 luglio Assemblea/presidio presso l'Istituto C. Golgi di Abbiategrasso (Piazza Golgi)
L'Unione sindacale di Base denuncia, allo stesso tempo, la massima precarizzazione del personale ed il ricorso sempre più massiccio a dipendenti esternalizzati. Per questo motivo chiede che vengano banditi dei concorsi per l'assunzione di personale, al fine di ricondurre all'interno dell'Azienda attività strategiche che vengono affidate, in quantità sempre crescente, a soggetti esterni il cui unico intento è il guadagno economico, a tutto danno del servizio pubblico"
USB P.I. Vimodrone