Lavoratori,
ieri si è svolta una riunione riguardante due punti estremamente delicati, e l’Amministrazione ha chiarito da subito la sua posizione in merito all’intento di modifica dell’orario di lavoro, comprendente le attuali 45 sedi disagiate (rispettivamente 7 al nord, 4 al centro, 23 al sud e 6 nelle isole) revocando di fatto l’attuale orario differenziato con passaggio ad orario ordinario per tutte le sedi ad eccezione delle sedi insulari.
A sostegno della sua tesi l’Amministrazione, per voce del Capo del Corpo, ha letto un documento tecnico che riguardava tutte le sedi in questione, riferendo alle OO.SS. presenti dati riguardanti il numero d’interventi, il numero in percentuale del personale fuori sede che presta servizio in questi distaccamenti e le varie distanze chilometriche dalle rispettive sedi centrali, ed infine ha espresso un giudizio in riferimento ad uno pseudo screening atto ad evidenziare come questi lavoratori siano realmente disagiati nel proseguo di questo tipo d’orario, in riferimento al fatto che lavorare 24h crea pressioni tali che, a detta dell’amministrazione, molti lavoratori non sopporterebbero. Di contro il Capo Dipartimento ha invece rappresentato a sostegno del principio di legalità (la predica viene, a nostro avviso, da un pulpito sbagliato) la reale condizione normativa che ha sostenuto per anni la costituzione di queste particolari sedi di servizio (alcune di esse sono decretate in via temporanea dal lontano ’61 e vivono nell’irregolarità normativa), tanto che abbiamo dovuto ricordare per la milionesima volta che a pochi passi da Roma si vive ancora la giungla della sede di Fiumicino aeroporto dove attualmente, questa è da ritenersi una genialata del Dirigente locale, il 50% del personale (quello di ultima assegnazione) effettua orario ordinario e il restante 50% (gli anziani) variano le proprie fasce orarie fino al famosissimo 16 giorni a lavoro e 14 a casa… per loro lo screening non è stato fatto!
Il Capo Dipartimento su tale argomento è letteralmente caduto dalle nuvole ed ha assunto l’impegno di definire questo progetto, nella sua interezza, entro il 31 di ottobre coinvolgendo personalmente i Comandanti Provinciali interessati e le Organizzazioni Sindacali, situazione in parte condivisibile in quanto è fermezza d’intento della USB che siano i lavoratori stessi gli attori principali di tale scelta ed abbiamo rappresentato come è difficile per un Dirigente periferico poter prendere una decisione di si o no sull’orario particolareggiato se poi l’Amministrazione lo pone ad unico responsabile di eventuali problemi collaterali (disservizi, personale infortunato per sovraccarico di lavoro e altro), che come è facilmente comprensibile che questa pressione ne limiterebbe di molto una decisione ponderata.
In ultima battuta, tanto per chiarire la sensibilità che l’Amministrazione ha nei riguardi delle nostre sedi di servizio e del nostro rispettivo stato di salute, abbiamo chiesto se la stessa cura era stata posta quando si è scelto il campo base di MONTICCHIO (ricorderete l’ex agriformula, la fabbrica dei veleni per capirci!), e li il capo dipartimento è ricaduto dalle nuvole ma ci ha dato la notizia di nuova costituzione “osservatorio sulla salute nei luoghi di lavoro”… controlleremo!
Sul tema degli specialisti, il direttore centrale per le risorse umane, ci ha informato che sono pervenute circa 90 domande di trasferimento, di cui 50 accoglibili in base ai posti disponibili, ma al momento solo 27 accettabili per poter garantire l’operatività dei nuclei, ed a questo punto si è scatenata la guerra dei numeri e delle percentuali sui vari aspetti della normativa vigente sui trasferimenti, dimenticando che ci sono lavoratori che sono lontani da casa da ben 15anni e che grazie all’attenzione scrupolosa dell’Amministrazione ci sono piloti elicotteristi trasferiti in sedi di servizio ove vi è un aeromobile per il cui non sono abilitati. Tutto questo per sottolineare lo scarso interesse che l’Amministrazione ha di noi, in quanto è palese che il vero motivo che genera l’impossibilità di straferimento degli specialisti è dettato dalla mancanza di rimpiazzo e dall’inefficienza della formazione che non cura l’aspetto formativo dei corsi di primari per gli specialisti celandosi dietro il solito problema di soldi; ed il Direttore della formazione ha proposto, altra grande genialata, di fare dei corsi interni per la formazione a costo zero quindi privi di certificazione conforme alla legge… per noi USB la cosa è inaccettabile!
GLI SPECIALISTI COSTANO TROPPO E QUINDI LI FACCIAMO MARCIRE DOVE SERVONO OPPURE FACCIAMO DEI CORSI DI FORMAZIONE AL RIBASSO!
Quanto poi ai concorsi a capo reparto e a capo squadra l’Amministrazione ci ha informato che i relativi decreti sono stati firmati nella giornata di oggi, anche se il vero problema sono sempre i soliti ricorsi che continuano a fioccare con le relative sospensioni dell’iter concorsuale, ed a sostegno dei ricorsi l’amministrazione ha nominato le 10 commissioni esaminatrici (rispettivamente 6 per i capo reparti e 4 per i capo squadra) naturalmente, visto che il genio si spreca, a garanzia dell’autonomia della commissione e dell’imparzialità di scelta le 10 commissioni sono tutte composte sempre dagli stessi nominati, cioè una commissione ripetuta 10 volte!?!
A margine dell’incontro ci sono stati consegnati i prospetti riepilogativi dell’iter concorsuale che ad ogni buon fine vi trasmettiamo.