Alitalia, oltre 8000 i dipendenti licenziati nel 2008 dopo il fallimento della compagnia, finalmente dopo quattro anni una causa pilota vinta, al tribunale di Civitavecchia, da tre lavoratori iscritti all’ USB, rimette al centro i diritti e apre una speranza per il futuro.
Dopo oltre quattro anni dal fallimento dell’ex compagnia di Bandiera “precipitata” con un bilancio pesantissimo di perdite di posti di lavoro, finalmente si può tornare a parlare di diritti. “Il reintegro dei 3 lavoratori costituisce un evento spartiacque – afferma Andrea Cavola esecutivo nazionale USB T.A. – che rappresenta un’iniezione di fiducia per chi ha perso il lavoro. Siamo davanti ad una sentenza pilota che conferma quello che abbiamo sempre sostenuto, e cioè che Alitalia non rispettò gli accordi presi a palazzo Chigi riguardo le riassunzioni-prosegue il dirigente sindacale-da effettuare nel bacino dei cassintegrati sulla base di una graduatoria chiara, che concordammo nelle trattative al ministero del Lavoro e non, come avviene ora, privilegiando chiamate, tra l’altro, di lavoratori precari, con contratti a termine” Nei prossimi giorni il tribunale di Civitavecchia dovrà esprimersi su un’altra trentina di cause, tutte seguite dallo studio Legale che per conto dell’ USB ha fornito assistenza ai dipendenti Alitalia. Siamo fiduciosi che la giustizia farà il suo corso” conclude Cavola.
Fiumicino, 22 marzo 2013
USB LAVORO PRIVATO T.A