L'incontro di oggi con il ministro del Lavoro Andrea Orlando, la viceministra del Mef Laura Castelli e del Mims Teresa Bellanova rappresenta un modesto passo avanti rispetto al nulla assoluto fatto finora dal governo, ma rimane un episodio parziale e insufficiente rispetto alla gravità della vicenda complessiva legata alla nascita di ITA.
Non intendiamo banalizzare l'impegno concreto del governo a portare la copertura Cigs al 2023 con una norma apposita, di sostenere il fondo di solidarietà e la volontà di sostenere il mantenimento di brevetti, certificazioni e abilitazioni durante tale periodo.
È importante anche l'impegno del Mims ad aprire un tavolo di sistema che si aspetta da tempo, mentre Orlando ha espresso l’intenzione di provare a riaprire un tavolo sulla contrattazione nazionale, di cui peraltro sarebbe titolare.
Allo stesso tempo non possiamo ignorare come al tavolo odierno siano rimasti in sospeso i temi legati alle aberranti operazioni che ITA sta portando avanti ai danni di lavoratori e lavoratrici del gruppo Alitalia. I temi legati all'occupazione, ai diritti calpestati e all'attacco al contratto nazionale non possono essere trattati separatamente da quelli degli ammortizzatori.
Situazioni e comportamenti dalle quali politica e istituzioni dovrebbero prendere le distanze una volta per tutte, soprattutto perché si parla delle mosse inconsulte di un’azienda a capitale interamente pubblico.
Per questi motivi la lotta delle categorie Alitalia non si ferma e prosegue con le prossime iniziative.
Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato
Roma 1°-10-2021