Un ragazzo di 17 anni è rimasto gravemente ustionato, mentre svolgeva il suo “Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento” (PCTO, ex Alternanza scuola lavoro) in un’officina di Merano, in Alto Adige, e versa ora in condizioni critiche nel reparto grandi ustionati di un ospedale di Innsbruck.
È il terzo incidente grave quest'anno, dopo le morti di Giuseppe Lenoci e Lorenzo Parelli. Allora c’era stata la solita levata di scudi, le consuete dichiarazioni d’intenti del ministro Bianchi, ma nulla è stato fatto. “Stiamo lavorando” è il succo della dichiarazione del ministro dopo l’incidente di ieri, una dichiarazione piena di distinguo.
A cominciare dall’intollerabile assunto che in PCTO si corrono gli stessi rischi che incombono ogni giorno sui milioni di lavoratori del nostro Paese. Perché nell’ottica ministeriale è giusto che i ragazzi capiscano subito che devono saper stare al loro posto in una società classista, in cui i ragazzi dei tecnici e dei professionali – che arrivano per lo più da famiglie operaie - vanno allo sbaraglio in aziende che hanno bisogno di forza lavoro gratuita per le mansioni più basse e pericolose.
È il momento di dire basta. Le aziende non possono continuare a sfruttare gli studenti, con la scusa di orientarli al lavoro. In un paese dove muoiono tre lavoratori al giorno – dato quest’anno in sanguinoso rialzo - dove la sicurezza dei lavoratori non è una priorità, è inevitabile che anche i ragazzi in alternanza siano vittime di questa situazione.
In un paese dove le classi dominanti e le imprese sono concentrate sul profitto, conseguito soprattutto tramite la compressione dei diritti e dei salari dei lavoratori, non si può pensare di mandare gli studenti sui luoghi di lavoro.
Quella che va riattivata è la didattica dei laboratori nelle scuole, anche tramite un aumento del tempo scuola e un investimento nelle risorse umane e strutturali.
Basta studenti vittime di alternanza. Non si può morire di scuola.
Unione Sindacale di Base - Scuola
Firma la petizione per introdurre il reato di omicidio sul lavoro