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Altro che 150 anni di Unità d'Italia!


Il 2010 è stato un anno forse dei peggiori per i diritti dei Lavoratori italiani: collegato al lavoro, accordo di Pomigliano, riforma della scuola ecc. Questo Governo ha abilmente iniziato la sua campagna diffamatoria verso i lavoratori partendo dai fannulloni, dal certificato di malattia, ai tornelli,  ecc! Il tutto cavalcato dall'onda leghista di “Roma ladrona”, immigrati ecc! Gli unici a non essere stati toccati in questa rappresaglia ovviamente sono stati i Politici ed il loro collaboratori. Nel nostro caso come Dipartimento C.N.VV.F., guai a toccare i Prefetti e carriera prefettizia. In questi giorni si parla di Mirafiori e del nuovo accordo: malattia non pagata, i turni allungati, la riduzione della pausa mensa e delle pause in generale, il licenziamento senza giustificato motivo, la rappresentatività delle sole OO.SS. che sottoscriveranno l'accordo ecc. Appare evidente che in un mondo, in un paese, dove il precariato è la base della produttività italiana e la disoccupazione ha raggiunto a novembre l’8,7%, il livello più alto dal 2004, in questo contesto, è evidente o meglio dovrebbe essere evidente che i lavoratori dovrebbero serrare le file e proteggere i propri diritti e i propri contratti di lavoro; basta alle caste, giù le mani dal contratto di lavoro.

I Vigili del Fuoco come sempre vanno contro tendenza, qualcuno li ha voluti traghettare nel comparto sicurezza e oggi visitando il sito della FNS è come entrare in una valle di lacrime: polizia penitenziaria disperata, forestale alla frutta, per non palare dei siti sindacali  della Polizia, altro che pagarsi la benzina da soli. L'unico “comparto” che regge è quello della Protezione Civile sotto la Presidenza del Consiglio: insomma mentre tutti andavano in vacanza in Spagna, i pompieri andavano in vacanza in Corsica.

La stessa cosa sta accadendo oggi al Dipartimento per quanto riguarda la “timbratura” e l'Orario di Lavoro.

Come USB abbiamo da sempre rivendicato un Corpo Nazionale rigettando ogni pensiero di regionalizzazione o come si usa oggi di federalismo! Il Soccorso Tecnico Urgente deve essere Nazionale ed omogeneo sul territorio Nazionale e già oggi questo non avviene grazie all'introduzione del volontariato; c'è chi riceve soccorso da un Professionista e chi da un volontario. Questa necessità per la USB di appartenere ad un Corpo Nazionale, ad un Corpo dove il contratto e gli accordi sindacali hanno una valenza Nazionale è indiscutibile. I lavoratori debbono avere pari opportunità e pari dignità su tutto il territorio Nazionale.

Eppure la fine del 2010 ha visto aprire  una discussione particolare all'interno del Dipartimento, un Dipartimento inteso come luogo di lavoro e non come struttura centrale del Corpo. E’ un luogo di lavoro particolare  al cui interno, più che mai,  le norme igienico sanitarie vengono eluse, e il D.leg.81/08 è un'alchimia e non una norma per tutelare i lavoratori, mentre campi magnetici,  accesso per diversamente abili e quant'altro non sono mai stato oggetto di una seria ed approfondita analisi sindacale. Una casta in cui era meglio non interferire. Da qualche settimana da quando si è parlato di “tornelli” e di Orario di Lavoro sui vari siti sindacali compreso quello di USB ci siamo resi conto che esiste un Dipartimento come luogo di lavoro che dentro di esso vi convivono realtà lavorative con inquadramento contrattuale differente, ecc.

Lungi dalla scrivente USB voler fare un attacco ai lavoratori di questa “unità produttiva”, come la si chiama in gergo,  non è il ruolo del sindacato, abbiamo ancora le idee chiare (noi):  il sindacato deve tutelare i lavoratori! La nostra intenzione sarebbe riuscire in modo indolore a traghettare queste persone, lavoratori e lavoratrici, nel Corpo Nazionale senza privarle\i dei diritti acquisiti (se leciti) negli anni; consentire altresì la più ampia omogeneità sul territorio nazionale in merito ai diritti e dei doveri dei dipendenti del Corpo Nazionale.

L'aver timore dei “tornelli” darebbe ragione a Brunetta, il creare o sottoscrivere accordi di secondo livello disomogenei, diversi da quello che è il CCNL,  riaffermerebbe l'esistenza di caste tanto sbandierate sempre da Brunetta.

Domani ci alziamo e al Comando di Sondrio (esempio non ce ne vogliano i colleghi) si fa un accordo che solo a Sondrio l'orario di lavoro dei VVF non è più 8-20 20-8 ma …... 9,30 – 22 con recupero della mezzora il sabato. Assurdo? Eppure quel che aleggia all'interno del Dipartimento (luogo di lavoro) è questo, e in tutto questo a farla da “padrone” è la stessa Amministrazione Prefettizia che non fa rispettare le regole,  che si è creata le sue caste e le sue abitudini! Se il Dirigente non è in ufficio prima delle 9,30,  cosa serve che alle 8 ci siano già i dipendenti? Quale modo migliore per un leader concedere benefici e privilegi per aver la fedeltà dei suoi sottoposti.

Ora che il mondo sta cambiando,  la colpa non è di quei Dirigenti che per anni hanno gestito il loro settore a proprio uso e consumo, ma è dei sindacati che approvano qualsiasi proposta di accordo decentrato non uniformi al resto dei dipendenti del Corpo Nazionale.

In queste settimane abbiamo persino sentito parlare di reperibilità del personale del supporto.

Giova ricordare a tutti che USB al primo Patto per il Soccorso nella lontana gestione Pecoraro,  la scrivente USB aveva rigettato con forza tale concetto,  rivendicando che ogni lavoratore, terminato il suo orario di lavoro,  ha diritto ad una vita privata e personale. 

Questa Amministrazione ha già illuso i lavoratori con le Vigilanze, iniziate in modo sperimentale fuori l'orario di lavoro, che avrebbero dovuto introiettare nuove risorse aggiuntive per consentire nuove assunzioni. Ad oggi assistiamo, in qualche Comando, come questo servizio extra sia stato trasformato in  obbligatorio per mano di zelanti Capi Turno. inoltre la stessa Amministrazione ha ingannato i lavoratori con il progetto “Italia in 20 minuti”. Un progetto fondato sul volontariato che prevedeva l’apertura di nuove sedi c.d. a “servizio misto” (composto da volontari e permanenti). Promesse quindi di nuove assunzioni,  ma che poi sono risultate le solite balle e il risultato è sotto gli occhi di tutti: sempre più volontari e sempre meno Professionisti.

Come USB saremo arcaici ma rivendichiamo a parità di salario una riduzione dell'orario di lavoro:  questo consentirebbe nuove assunzioni, nuovi posti di lavoro.

Quel che sta succedendo oggi all'interno del Dipartimento è sintomatico:  l'Amministrazione ha lanciato il sasso ed ha  nascosto la mano cosicché, ora, qualche scheggia impazzita, per proteggere la sua casta,  sta sviluppando proposte non recepibili.

Sì probabilmente qualcuno ci etichetterà come un sindacato di nostalgici, a cui noi rispondiamo che è proprio nella difesa delle nostre convinzioni che si fonda il nostro essere sempre innovativi: difendere un modello contrattuale nazionale che tuteli il salario reale e che non induca a creare “stratagemmi” per garantire al lavoratore una retribuzione che non sia da “fame”;  una serie di tutele previdenziali, sanitarie e sociali; difendere i diritti di tutti i lavoratori.

Qualcuno tradì per trenta denari, oggi l’Amministrazione per molto meno tenta di comprare i lavoratori, che veramente per poco ma molto poco, rischiano di svendere anni di conquiste ottenute con tanta fatica delle quali domani sarà difficile riappropriarsi.


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