Ci troviamo nel mezzo di una tempesta perfetta: da un lato il mancato rinnovo economico del CCNL e dall'altro l'assenza di politiche gestionali interne all'ANM capaci di offrire miglioramenti lavorativi, operativi e retributivi ai lavoratori.
Credevamo che con il fallimento tecnico di ANM e, successivamente della CTP, legati fondamentale all'incapacità del management di garantire un trasporto efficace ed efficiente, fosse terminata la stagione dei privilegi, dei brogli e delle sacche parassitarie a danno del servizio pubblico, dei cittadini e dei lavoratori onesti.
Purtroppo, non è così, ieri l'ennesima conferma: l'ANM piuttosto che dare sollievo ad una categoria fortemente usurata come i conducenti dei bus, utilizzandoli in altre mansioni, continua ad alimentare discutibili politiche gestionali, favorendo caste e sotterfugi, nonostante esistano specifici ordini di servizio ed un regolamento aziendale che regoli la mobilità interna del personale.
Allo stesso modo, le maestranze sono stanche di dover lavorare in un contesto malsano sotto l'aspetto etico, morale, della sicurezza e dell'igiene negli ambienti di lavoro, così come sono stanchi di aspettare di ricevere le spettanze maturate relative al quinquennio 2017-2021.
La società ANM mostra di essere incapace di offrire ai napoletani il miglioramento del servizio, più volte promesso e mai realmente realizzato. Inaccettabili sono le attuali condizioni lavorative, organizzative e retributive del personale operativo, anche sotto l’aspetto della prevenzione per la salute, con particolare attenzione alla categoria dei conducenti di autobus, con indennità ancora ferme al 1976.
Tutto questo, senza dimenticare il mancato riconoscimento delle spettanze economiche, previste dagli accordi aziendali sulla produttività (premi risultato) mai disdettati.
Così come riteniamo grave NON aver accolto la nostra richiesta di stabilizzazione dei 200 conducenti interinali, mentre si continua a favorire sprechi e mala gestione, rimanendo inalterati privilegi per pochi, sistemazioni di comodo negli uffici senza concorso, elargendo stipendi d’oro e superminimi per Dirigenti e Funzionari, nonostante l’ANM si trovi ancora in concordato preventivo.
La forte adesione dei lavoratori allo sciopero di 8 ore proclamato venerdì 25 da USB LAVORO PRIVATO, che ha visto ottime percentuali su linee di superficie bus e tram, nonché la sospensione del servizio metropolitano Linea 1, delle Funicolari di Montesanto, Chiaia e Centrale, conferma, una volta di più, le buone ragioni alla base della vertenza, cosa che imporrebbe un cambio di passo nelle politiche gestionali e retributive tanto a livello nazionale, quanto a livello aziendale.
p. USB Lavoro Privato
Adolfo Vallini
Marco Sansone