Con la relazione di Pierpaolo Leonardi si è aperto oggi a Montesilvano (Pescara) il 3° congresso nazionale dell’Unione Sindacale di Base, davanti a 520 delegati e alla presenza di delegazioni internazionali, tra le quali quelle della Federazione Sindacale Mondiale guidata dal segretario generale Pampis Kyritsis, della CGT francese, di Cuba e della Palestina.
Al centro della relazione di Leonardi la devastante situazione economica originata dalla pandemia e aggravata a dismisura dalla guerra in Ucraina, che vede la crescita del lavoro povero, della precarietà, dello sfruttamento, con un vertiginoso aumento della disoccupazione giovanile.
La caduta di valore di salari, stipendi e pensioni – con gravissime responsabilità dei sindacati gialli Cgil, Cisl e Uil che nel tempo hanno disarmato le masse – va combattuta introducendo il salario minimo per legge, difendendo e incrementando il reddito di cittadinanza, respingendo ogni ipotesi di autonomia differenziata.
Non sarà certo il governo di destra a farsi carico di queste battaglie, nonostante le sbandierate dichiarazioni sulla difesa dei ceti meno abbienti. L’arma dell’esecutivo Meloni sarà la repressione delle lotte, come lascia intendere il suo biglietto da visita, fatto di fermi, denunce e botte contro i lavoratori, di cariche e sgomberi contro gli studenti, di sfratti forzati. Il governo da poco insediato è il governo che serve al capitale e alle multinazionali e le sue politiche non si discosteranno da quelle dei governi precedenti, ancorché di segno diverso.
La crescita continua di USB impone ora un processo di riorganizzazione, partendo dall’ampliamento e dal rinnovamento dei gruppi dirigenti per affrontare le sfide future.
Il congresso USB, nei saloni del Grand Hotel Adriatico di Montesilvano, continua sabato per l’intera giornata e si conclude domenica mattina con l’elezione degli organismi confederali.
Unione Sindacale di Base