Dopo tre settimane di confronto con la cooperativa che gestisce la logistica della SDA, le ripetute minacce di blocco dei cancelli e lo sciopero del 24 ottobre, i lavoratori che coraggiosamente si sono organizzati con USB strappano alcuni importanti risultati.
L'accordo firmato ieri da USB infatti, fa carta straccia degli accordi firmati a gennaio e a settembre dalla segreteria nazionale e provinciale dell'unico sindacato presente fino ad un mese fa nell'azienda che superano di gran lunga in peggio il cosiddetto accordo quadro sulla rappresentanza sindacale di Cgil, Cisl Uil e Confindustria.
Questi accordi, palesemente anticostituzionali, prevedono che a fronte di un "tavolo tecnico di confronto continuo", il sindacato si "impegna a non convocare scioperi e stato di agitazione o altre forme di protesta" e dove questo è avvenuto " per il personale che si è reso responsabile in prima persona di scioperi non giustificati e non riconducibili allo sviluppo di contrattazione tra le parti e alle relazioni sindacali sopra richiamate sono PREVISTE SANZIONI DISCIPLINARI e in caso di penali applicate dal cliente le stesse verranno RIBALTATE SUI RESPONSABILI DEL DISSERVIZIO".
L'Accordo firmato ieri da USB, oltre a definire modalità di relazioni sindacali corrette e che ovviamente impediscono qualsiasi possibilità di sanzionamento del lavoratore in lotta, fanno portare a casa alcuni importanti migliorie rispetto al Contratto Nazionale per quanto riguarda il trattamento in caso di malattia e infortunio, la mezz'ora di pausa retribuita per mangiare, la corresponsione di arretrati non ancora liquidati etc.
La cosa però per certi versi più significativa oltre a quella delle relazioni sindacali, è l'impegno ad assumere nuovo personale a tempo indeterminato che verrà quantificato in un prossimo incontro fra 15 giorni DANDO LA PRECEDENZA AL PERSONALE PRECARIO, rompendo così la consuetudine che le assunzioni venivano decise in modo arbitrario e dando la precedenza ai sindacalisti dell'ex sindacato unico.
Questo è un primo passo che il coraggio di quei lavoratori che hanno rotto con lo schema del sindacato unico, ci auguriamo, possa portare ad una lunga strada di vittorie. Da parte nostra non mancherà mai il sostegno a chi vuole farla finita con un sistema di caporalato e di sottomissione, da qualsiasi parte questo arrivi.