Dall’inizio dell’emergenza rappresentanti sindacali e responsabili di Area di buona volontà, hanno lottato affinché l’Azienda comprendesse le reali esigenze dei colleghi operativi ed implementasse le necessarie azioni organizzative per la salvaguardia della salute e la continuità del servizio.
Gli operativi devono poter lavorare in “serenità” e sicurezza, con mezzi assegnati singolarmente, dotati dei presidi di sicurezza necessari.
Tutti noi conosciamo le difficoltà di approvvigionamento per mascherine e prodotti igienizzanti, non solo per AQP ma per la Nazione intera, e siamo consapevoli della complessità, in piena emergenza, nello stipulare contratti per la sanificazione degli impianti e per incrementare il numero degli automezzi. Proprio per questo la programmazione è fondamentale!
Ad oggi, in piena seconda ondata pandemica, si riscontrano esattamente le stesse carenze organizzative e le stesse difficoltà per gli operativi.
L'aver sollecitato l'Azienda, più e più volte, anche tramite la rappresentanza USB al tavolo del Comitato Emergenza COVID, a risolvere concretamente le criticità in cui si trovano ad operare i nostri colleghi, non ha avuto gli effetti desiderati.
In altre parole, siamo punto e a capo:
- Non ci sono automezzi sufficienti affinché si possano ridurre le occasioni di contagio.
- La sanificazione degli automezzi, sprovvisti di kit igienizzanti, è lasciata alla buona volontà dei singoli, senza regole e controlli.
- Gli indumenti da lavoro, sporchi di liquami, vengono lavati dai nostri colleghi nelle proprie case, senza che l’Azienda sia disposta a trovare una qualsivoglia soluzione.
Chiediamo chiarezza ed equità di trattamento, soprattutto per coloro che, tutti i giorni, sono in prima linea per garantire la continuità del servizio ai cittadini, da San Severo a Gallipoli.
Cosa ha fatto l’Azienda in questi mesi per preparare il lavoro degli Operativi alla seconda ondata? Secondo noi: POCO o NULLA.
Crediamo sia importante, a questo punto della pandemia ed in piena seconda ondata, capire dove siano le responsabilità.
Fontanieri, ricercatori perdite, manutentori specialisti, elettromeccanici, e operatori di impianto, non meritano un accordo su temi e priorità certamente inferiori, siglato da organizzazioni sindacali che non hanno più a cuore il destino dei lavoratori.
Noi non ci stiamo!
Bari, 11 novembre 2020
Coordinamento USB Acquedotto Pugliese