PER I VIGILI DEL FUOCO E PER LE FORZE DI POLIZIA
59 ANNI SI VA IN PENSIONE PER FAME E 62 ANNI PER VECCHIAIA
“PREMIATI” I SOSTENITORI DEL COMPARTO (IN)SICUREZZA
(CISL-UIL-CGIL e pletora di sindacati gialli)
L’incontro presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri è iniziato malamente in quanto il Ministro Fornero, ha esordito con saccenza unica, ha dato lettura dell’art.24 del decreto di armonizzazione pensionistico che riguarda i VV.F. e le forze di polizia ed al suo interno ci sono solo dati negativi.
La copia per tutti i sindacati presenti, all’incirca 150 sindacati che tutelano 500000 lavoratori, sarà inviato martedì mattina via fax. il decreto che verrà firmato entro il 31 di ottobre è stato redatto dopo che sono state fatte 7 riunioni con i dipartimenti interessati (prefetti e burocrati hanno deciso per noi).
Per i VVF, gli angeli…gli eroi..!! ci vorranno almeno 59 anni e 40 di contributi e con tutto ciò si va in pensione con la penale - oppure 60anni + 1anno e 3mesi di mobilità pensionistica + 7mesi di finestra che portano a quasi 62anni per il requisito di pensione o 47anni di contributi e vai in pensione al di là della tua età. C'è comunque da dire che il tutto parte dal 1°gennaio 2013 ma va a regime nel 2018 (con il solito gioco del non ci si arriva mai e quindi sarai sempre penalizzato), anche se dal 2013 in poi dovrai sempre ricalcolare la quota vitae che consiste nel ricalcolo in base europea delle aspettative di vita reale e lavorativa (cioè le cose si metteranno peggio).
La saccenza di questo Governo, per bocca della Fornero, è arrivata al punto di affermare che non era d'accordo a questo tipo d'incontro ritenendo e sottolineando che si potevano solamente informare le parti sociali.
USB, anche in questa occasione, ha manifestato l’idea di valorizzazione dei lavoratori del Corpo mediante la rivendicazione dello status di lavoratori particolarmente/usurante. Ritenendo impossibile accettare questo processo di armonizzazione al ribasso che vede lavoratori l’uno contro l’altro nel semplice tentativo di salvaguardare i poteri finanziari; il termine di “sacrificio e responsabilità” che ci è stato chiesto dai Ministri presenti, per accettare questa riforma pensionistica è per USB una totale mancanza di rispetto e denota la non conoscenza del nostro ruolo lavorativo.
La USB ha sempre sostenuto che queste erano le loro verità nascoste dentro questo progetto politico di smantellamento del Corpo attraverso il processo di assimilarci alle altre forze dello stato; processo che i governi ci hanno schiavizzati e zittiti con il beneplacito di tutte le altre sigle sindacali (CGIL-CISL-UIL-CONFSAL-CONAPO) che adesso si trovano davanti al fallimento e al vero volto del comparto dove ci hanno traghettati.
CAMBIARE SI PUO’…CAMBIARE SI DEVE…CAMBIARE E’ NECESSARIO
PASSA DALLA TUA PARTE…PASSA A USB VVF
ORGANIZZIAMO MANIFESTAZIONI IN TUTTA ITALIA
ARMONIZZAZIONE PENSIONISTICA