Nicolas Girod, ex portavoce nazionale, e Benoît Jaunet, portavoce della Confédération paysanne des Deux-Sèvres) e Julien Le Guet, portavoce del collettivo cittadino Bassines Non Merci, sono stati arrestati dopo aver partecipato alle manifestazioni di protesta delle settimane scorse per difendere l’ambiente e l’uso pubblico dell’acqua. Migliaia di cittadini sono scesi in strada per opporsi alla privatizzazione dell’uso dell’acqua e alla costruzione di bacini idrici utili agli interessi di pochi.
In quell’occasione sui manifestanti si è abbattuta una dura repressione poliziesca, che ha causato centinaia di feriti con uso di granate lacrimogene e pallottole flashball LBD 40, proibite nella maggior parte dei paesi europei. Inoltre, come denunciato dalla Lega per i Diritti Umani (LDH) presente in qualità di osservatore indipendente alla manifestazione, la polizia ha ostruito l’accesso alle ambulanze, impedendo l’arrivo dei soccorsi
Oggi la notizia degli arresti conferma la svolta autoritaria e poliziesca della Francia di Macron, che coincide con lo spostamento a destra di molti governi europei e l’adozione di politiche economiche dell’Unione Europea proprie di una economia di guerra.
Consideriamo la folle partecipazione dell’Europa alla guerra Russo-Ucraina una scelta che coinvolgerà negativamente le popolazioni dei paesi UE, con il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro.
Parimenti in Italia, le lotte sindacali conflittuali in difesa del salario e delle condizioni di vita dignitose e sicure, sono attaccate da padroni, magistratura e polizia, con l’incriminazione di decine di dirigenti e delegati sindacali dell’USB con il compiaciuto silenzio delle organizzazioni sindacali ormai complici del padronato.
L’Unione Sindacale di Base esprime la massima solidarietà alla Confederation Paysanne colpita con l’arresto dei suoi dirigenti. L’Unione Sindacale di Base sarà sempre al fianco delle organizzazioni sindacali che si battono in difesa del lavoro, delle condizioni di vita delle popolazioni, in difesa dell’ambiente e contro la partecipazione dei paesi europei alla guerra.
“Alzare i salari, abbassare le armi” è la parola d’ordine che ci guida dal 24 febbraio 2022.
L’unità delle forze sindacali europee contro le politiche economiche neoliberiste e contro la privatizzazione e contro la messa a profitto dei beni e dei servizi pubblici, devono essere obiettivi principali di una lotta condivisa.
Unione Sindacale di Base