Mentre le nomine dei precari proseguono a rilento in tutta Italia, apprendiamo una notizia che ha del clamoroso, il dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio, già dirigente di quello di Cremona, dott. Fabio Molinari, è stato messo ai domiciliari per “ipotetiche condotte di concussione, induzione indebita, peculato e turbata libertà degli incanti".
Le accuse sono gravissime e comprendono, oltre all’utilizzo indebito di soldi pubblici, a bandi costruiti ad hoc per candidati scelti dal dott. Molinari stesso in cambio di denaro versato ad una associazione culturale a lui riconducibile, la gravissima accusa di aver fatto pressione sui Dirigenti Scolastici perché assumessero da MAD (messa a disposizione, una procedura che sfugge a ogni controllo e a ogni graduatoria cui spesso sono costretti a ricorrere i Dirigenti Scolastici, a causa della carenza di supplenti) candidati da lui indicati, che poi chiaramente ripagavano il favore con corrispettivo in denaro.
È un’inchiesta di assoluta gravità, che, al di là della figura del singolo Dirigente Pubblico e delle sue responsabilità, ancora da accertare in giudizio, mette in luce il gravissimo rischio di corruzione che il sistema delle nomine dei supplenti, gonfiatosi, soprattutto in Lombardia, a livelli abnormi, conduce con sé. E mostra ancora una volta che la chiamata diretta (questo è di fatto la MAD) non è non può essere la soluzione alla carenza atavica di docenti di cui soffre la nostra scuola.
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