L’ASIA-USB ha scritto nei giorni scorsi una lettera ai Ministri del Governo Monti e ai parlamentari delle Commissioni di Camera e Senato competenti in materia della politica della casa e dei controlli sugli Enti previdenziali privatizzati e non, sui Fondi immobiliari, pensione e assicurativi.
In Particolare ai Ministri Mario Monti (Finanze), Corrado Passera (Infrastrutture) e Elsa Fornero (Lavoro e politiche sociali).
Questa è la parte conclusiva della lettera inviata:
“In ogni caso, allo scopo di scongiurare le conseguenze di questa vera e propria emergenza abitativa e sociale , a parere del mittente è indispensabile assicurare:
- la tutela di tutti gli inquilini che non possono comprare gli appartamenti di cui risultano conduttori, realizzando forme di Social Housig sul patrimonio immobiliare – già esistente - degli Enti privatizzati. Ciò allo scopo di attivare una politica calmieratrice, sia dei prezzi di vendita sia dei canoni di locazione, finalizzata alla salvaguardia delle fasce sociali più deboli e di quelle del ceto medio, impedendo nuove inutili cementificazioni. Pertanto si potrebbe prefigurare anche e non solo l’acquisizione degli appartamenti da parte di Istituzioni pubbliche, così come già avvenuto per la Regione Lazio (acquisto diretto attraverso lo strumento dell’ATER), con garanzie sul canone di locazione, oltre l’attivazione dei fondi regionali per l’erogazione di mutui a tassi agevolati (1%) in caso di acquisto. Questa politica tutelerebbe così tutti gli inquilini e in particolare quelli portatori di handicap e ultrasessantacinquenni;
- la tutela delle migliaia di inquilini degli Enti previdenziali non privatizzati che non hanno potuto acquistare gli alloggi nei precedenti piani di dismissione (Scip1 e Scip2) e il riconoscimento del diritto alla casa agli inquilini degli stessi Enti considerati senza titolo, bloccando per tutti le vendite all’asta degli alloggi;
- la definizione dei prezzi di vendita degli immobili, evitando speculazioni e facendo riferimento alle medesime condizioni già applicate dagli Enti pubblici, in applicazione della legge 410 del 2001;
- il rinnovo dei contratti di locazione in scadenza o già scaduti a condizione eque ed economicamente compatibili con le effettive condizioni economiche dei nuclei familiari interessati che abitano tali appartamenti da lungo tempo, in molti casi da oltre un trentennio;
- la auspicabile riforma delle politiche abitative in ambito nazionale e non solo strettamente territoriale, con il superamento della legge n. 431 del 1998 non più idonea a contemplare le esigenze abitative sempre più pressanti e diffuse da parte di cittadini e contribuenti le cui condizioni economiche risultano, al momento ed ancor più in futuro, precarie ed instabili.
In relazione a quanto sopra esposto la scrivente organizzazione sindacale AS.I.A - USB, anche a nome di tutti i Comitati Inquilini degli Enti previdenziali privatizzati che alla stessa fanno riferimento, richiede un incontro urgente con i competenti Funzionari dei dicasteri in indirizzo al fine di fornire ulteriori dettagli ed informazioni necessari per la ricerca dell’auspicabile individuazione di possibili soluzioni orientate alla difesa del diritto ad una abitazione dignitosa, nei fatti messo in discussione dalle scelte gestionali operate dai citati Enti e Casse previdenziali finalizzate al mero ritorno reddituale ed economico sul breve termine.
Nel richiesto incontro urgente sarebbe oltremodo auspicabile da parte della scrivente, a seguito anche della mozione n. 231 del 21 luglio 2011 adottata all’unanimità da Consiglio della Regione Lazio, di verificare e condividere anche la necessità di:
· preso atto della situazione incombente di grave crisi delle famiglie italiane, approvare da parte delle Autorità competenti un provvedimenti di MORATORIA, che congeli allo status quo i canoni di locazione e le procedure di dismissioni del patrimonio immobiliare degli Enti previdenziali, il caro-mutui, individuando nel contempo un opportuno provvedimento di sanatoria a vantaggio degli inquilini senza titoli dei predetti Enti;
· convocare il TAVOLO INTER-ISTITUZIONALE più volte promesso e già richiesto dall’VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati con risoluzione approvata all’unanimità nella seduta del 22 dicembre 2010, al fine di individuare tutte le misure necessarie ed opportune per promuovere l’attuazione di un percorso di tutela del diritto ad una abitazione dignitosa a condizioni eque e compatibile con le condizione economiche di ciascun nucleo familiare coinvolto;
· fermare la gestione prettamente immobiliarista perseguita dagli Enti privatizzati – Casse o Fondazioni che siano – riconducendoli alla loro funzione etico-sociale di gestione della cosa pubblica, recependo tra l’altro nell’ordinamento nazionale la direttiva CEE 18/2004 che – come noto – sancisce valenza di diritto pubblico per chiunque gestisca forme di previdenza obbligatoria;
In attesa di ricevere un riscontro positivo alle istanze sin qui esposte, si porgono i migliori saluti.
Roma, 07 dicembre 2011”
Per l’ASIA-USB
Angelo Fascetti