Decine e decine di lavoratori hanno partecipato giovedì 4 aprile all' assemblea sindacale pubblica convocata dall'Unione Sindacale di Base, a fronte dell'ennesimo annuncio di grave crisi economica in cui torna a versare la municipalizzata del Comune di Ciampino. L'ennesimo risanamento economico inserito nell ultimo piano industriale che risale solo a pochi mesi fa, ha già prosciugato le casse comunali, oggi si tornano a chiedere sacrifici ai 240 lavoratori e lavoratrici attraverso l'utilizzo degli ammortizzatori sociali.
Con la partecipata assemblea del 4 aprile cha ha visto radunati sotto i pallazzi comunali e aziendali una cinquantina di lavoratori è stato lanciato un primo, forte segnale: le vostre crisi non le pagheranno i lavoratori!
A nulla serviranno questa volta pacche sulle spalle e rassicurazioni da quattro soldi per convincere i lavoratori e le lavoratrici ad accettare ancora una volta il ricatto legato alla tutela dei livelli occupazionali per costringerli a ulteriori sacrifici: loro non hanno mai smesso di fare sacrifici e hanno dato oltre ogni umana possibilità in attesa di mai raggiunti tempi migliori. Questa volta non basteranno gli stucchevoli appelli diffusi a mezzo stampa dalla forza di governo della città che dichiara di sapere di poter contare ancora una volta sul "senso di responsabilità" dei lavoratori e delle lavoratrici: una becera pratica manipolatoria attraverso cui si è sempre calpestata la loro dignità.
Una pratica che questa volta, non funzionerà perché hanno già pagato i lavoratori in questi vent'anni, hanno pagato e pagano ogni giorno un prezzo fin troppo alto senza che nulla sia stato mai risolto e a tutto c'è un limite: dall'assemblea una sola voce all'unisono si è alzata: non 1 euro dovrà essere tolto dalle tasche dei lavoratori e delle lavoratrici che campano di stipendi al limite della sopravvivenza, nessun accordo sulla pelle di chi fatica ad arrivare alla fine del mese! Stato di agitazione subito e sciopero se non saranno rispettate le loro sacrosante rivendicazioni.
Contributi di solidarietà progressiva a partire dai redditi medio-alti, questa è la proposta dell'USB su cui i lavoratori e le lavoratrici hanno all'unanimità espresso la loro condivisione. I nodi sono arrivati al pettine, quando cominceranno a pagare personalmente i diretti responsabili di tale sfacelo? In molti la risposta la conoscono già e questo ci spiega la perpetua agonia della municipalizzata.
L'USB, su richiesta dell'assemblea, provvederà da subito all'apertura dello stato di agitazione per tutti i settori di ASP, promuovendo ogni azione sindacale e legale a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici e rimarrà al loro fianco come sempre nella lotta a difesa dei loro diritti e della loro dignità!
Unione Sindacale di Base