Con la delibera odierna l’ASP di Cosenza chiude le procedure per la stabilizzazione del precariato storico presente in Azienda. Una delibera in qualche modo “storica” perché stabilizza in una sola volta più di 85 precari che hanno raggiunto i requisiti ai sensi della legge 75 del 2017, la famigerata “Legge Madia”.
Una vittoria che USB ancora una volta è riuscita a portare a casa dopo un lungo percorso di lotta sindacale grazie al continuo appoggio delle lavoratrici e dei lavoratori. Vogliamo ringraziare tutti/e coloro che si sono uniti a noi in questa battaglia che va avanti da più di tre anni.
Ma mentre auguriamo ai lavoratori di godersi al meglio il nuovo contratto a tempo indeterminato, li invitiamo a non mollare la presa, a continuare la mobilitazione al fianco dei loro colleghi che sono ancora precari, a continuare a lottare per strappare altri diritti che sono ancora negati.
Infatti questa è solo l’ennesima tappa intermedia per l’eliminazione di tutte le forme di contratto precario presenti in regione. Tappa di un cammino che non si ferma oggi, che va avanti nel rivendicare il diritto ad un lavoro stabile e dignitoso per tutto il personale sanitario della Regione Calabria.
Per questi motivi vogliamo partire proprio da questa vittoria per lanciare ufficialmente la prossima tappa della mobilitazione prevista per il 26 maggio in Regione Calabria.
Giovedì 26 Maggio saremo sotto gli uffici della Regione per chiedere che siano avviate tutte le procedure necessarie di competenza regionale per la stabilizzazione dei 1800 precari Covid. Un esercito di precari che attualmente tiene in piedi l’intero SSR, donne e uomini che hanno la prossima scadenza di contratto prevista per il 30 di Giugno e senza i quali scomparirebbero molti dei servizi offerti dalle varie aziende sanitarie.
Lavoro per tutti/e precarietà per nessuno!
USB Pubblico Impiego Calabria