La partecipazione dei lavoratori all'assemblea tenutasi nella mattinata odierna presso l'INPS di Benevento, è stata grande e gli interventi che si sono succeduti sono stati di alto spessore che hanno approfondito ed affrontato le diverse questioni che attualmente interessano i lavoratori - pubblici e privati -; le dinamiche della crisi economica, le controriforme strutturali che stanno interessando in maniera diretta, e con conseguenze drammatiche, il mondo del lavoro ed i lavoratori, il ruolo e la funzionalità della Pubblica Amministrazione, la Scuola, la Sanità, i trasporti, lo stato sociale, il welfare.
In particolare si sono toccati temi di importanza rilevanti che proprio in questi interessano i lavoratori delle Agenzie Fiscali, le cui Agenzie dei Territori sono state soppresse al pari delle Aziende Autonome dei Monopoli di Stato, questi ultimi, addirittura, rivitalizzati e rivisti nelle loro funzionalità non più tardi di un anno fa con l'ausilio dei lavoratori provenienti dalle soppresse Direzioni Provinciali del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
la soppressione degli uffici periferici dell'Inps e Inpdap con il Super Ente INPS che di fatto ha generato un esubero di personale, come la prospettiva della soppressione delle Province, delle Prefetture, degli uffici della motorizzazione Civile, e così via, altro non è che smantellare la funzionalità dell'apparato pubblico dello stato, in favore di un sistema sempre più proiettato verso il privato le cui conseguenze sono estremamente gravi anche sotto il profilo dei tagli di posti di lavoro, oltre che di decadimento del ruolo e della presenza dello Stato sui territori che in qualche maniera dovrebbe fungere anche quale garante di legalità nel nostro paese.
Gli effetti della manovra Monti\Fornero\Patroni Griffi, etcc., con l'ausilio dei SuperTecnici assunti dal Governo dei Tecnici/Banchieri che interesserà l'intero apparato pubblico dello stato ed i Pubblici Lavoratori dipendenti si dovranno tradurre, in concreto e da subito, tanto da essere approvati entro il 28 di questo mese per dare il segnale forte all'Europa della BCE.
Infatti in queste ore, infatti il governo si sta apprestando a definire la ulteriore azione contro il lavoro pubblico e il conseguente totale smantellamento dei servizi pubblici. Su tutti i quotidiani da giorni si insiste sui provvedimenti da adottare per ridurre il numero dei dipendenti pubblici e il costo del lavoro pubblico.
Il Premier Monti vuole arrivare al vertice europeo del 28 e 29 giugno con due “scalpi alla cintola”: l’approvazione della Controriforma del lavoro e lo smembramento del Pubblico Impiego, così come previsto dalle imposizioni europee, della BCE, della finanza e delle banche.
Questi i provvedimenti che dovrebbero essere contenuti in un Decreto (con attuazione immediata) da emanare già all’inizio della settimana prossima:
Ø Riduzione del numero dei dipendenti variabile tra il 5 e il 7% (230.000 – 300.000 persone, oltre 100.000 solo nella Scuola;
Ø La rottamazione dei sessantenni accompagnata solo dall’80 % della retribuzione tabellare (lo stipendio base) e per soli 2 anni, poi nessuna retribuzione sino al raggiungimento dell’età pensionabile che la Fornero ha fissato ormai in 67 anni d’età (altri 300.000 esodati senza retribuzione né pensione);
Ø Blocco delle tredicesime per 3 anni, prorogabile;
Ø Riduzione generale degli stipendi dal 2,5 al 5%;
Ø Riduzione del valore dei buoni pasto.
Tutto questo si sta attuando anche e sopratutto grazie alla complicità di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che hanno sottoscritto il protocollo sul Pubblico Impiego il 3 maggio u.s., con l'appoggio incondizionato ed acritico di quasi tutti i partiti italiani, così come non possiamo nascondere la latitanza o l'indifferenza di quei neonati movimenti che non si pronunciano neanche sullo sciopero generale proclamato da tutto il sindacalismo di Base e conflittuale, e pensano soltanto a quanti voti prenderanno nelle prossime elezioni
USB rivolge un appello a tutte le lavoratrici ed i lavoratori, ai precari, ai disoccupati, agli studenti e ai pensionati a partecipare allo sciopero generale e alla giornata di mobilitazione del 22 giugno.
L'invito alla partecipazione è esteso chiaramente a tutti i movimenti, alle forze sociali, a quelle sindacali conflittuali e alle formazioni politiche che in questi mesi nel paese hanno costruito opposizione nei confronti delle misure antipopolari messe in atto dal Governo Monti, dalla Controriforma delle pensioni a quella del lavoro, dall'aumento delle tasse all'attacco ai salari e allo stato sociale.
Non serve aggiungere altro.
Ora è il momento di mobilitarsi!
L'appuntamento è quindi per il 22 giugno
Scioperiamo e partecipiamo alla manifestazioni ROMA - 9.30 - Piazza della Repubblica