Nonostante il tentativo di CGIL-CISL-UIL di ‘rassicurare’ i lavoratori nel tentativo di tenere bassa la tensione, l’aria che si è respirava nell’affollata assemblea degli operai Fiat tenuta stamattina a Pomigliano era di quelle che… “precedono la tempesta”!
“Attendere ancora il ‘piano Marchionne’, come fanno finta di fare i sindacati confederali, “significa giocare con le parole nascondendo gli imminenti tagli occupazionali e produttivi nelle fabbriche del gruppo”: è quanto sottolineato da tutti i lavoratori intervenuti nonché di rappresentanti del sindacato di base RdB e le forze politiche presenti…”ciò nasconde il tentativo di dividere ed indebolire lo lotte dei lavoratori Fiat e dell’indotto, strategia del tutto funzionale ai prospettati tagli di interi stabilimenti (dall’Alfa Romeo di Arese a Termini Imerese alla Fiat di Pomigliano) ed al ridimensionamento degli altri, con l’a. d. Marchionne, che ‘batte cassa’ al governo per ristrutturare e licenziare e si permette addirittura di delegare all’INPS il pagamento ai lavoratori di quest’altro anno di ‘cassa integrazione infinita’ a Pomigliano”.
Lo Slai Cobas, che già richiesto a Ministro del Lavoro, Giunta Regionale, Ispettorato del Lavoro, un immediato controllo della liceità dell’uso abnorme della ‘cassa’ alla Fiat Pomigliano (erogata senza soluzione di continuità da oltre 20 anni) nonché immediate ispezioni contabili ai fini del doveroso pagamento anticipato dalla Fiat in busta paga delle spettanze mensili ai lavoratori, ha indetto, per il prossimo mercoledì 2 dicembre, una manifestazione-presidio alla Prefettura di Napoli.
Proposta (da definire nei prossimi giorni, con tutte le forze sindacali, politiche e sociali disponibili a sostenere le ragioni dei lavoratori di tutto il gruppo, una MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA in occasione dell’incontro del 21 dicembre tra Fiat, governo e sindacati confederali sui piani industriali Fiat e sui futuri assetti degli stabilimenti del gruppo. Manifestazione non solo a difesa dei livelli occupazionali in Fiat ed indotto, ma dell’insieme delle aziende pubbliche e private nonché per la difesa della democrazia sindacale nei luoghi di lavoro: dopo il sequestro del voto dei lavoratori per l’elezione delle RSU operato a Pomigliano da parte di FIOM-FIM-UILM, i ‘sindacati di Stato’ si apprestano a sequestrare il voto dei lavoratori nel settore ‘trasporti’ ed in quello della sanità.
E questo non è più tollerabile perché senza una vera ‘democrazia sindacale’ non vi può essere alcuna prospettiva futura per far valere le ‘ragioni dei lavoratori’.
Forte sintonia su contenuti e proposte di mobilitazione tra Slai Cobas ed RdB che, insieme alle forze politiche presenti, proporranno un appello di mobilitazione nei rispettivi posti di lavoro sia pubblici che privati per costruire quell’unità di tutti i lavoratori che a tutti i costi i sindacati confederali ed il fronte padronale intendono osteggiare.
Slai cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate – Pomigliano d’Arco, 25/11/2009 - www.slaicobas.it