Sono ormai giorni che gira insistentemente la voce di un possibile accordo tra la CAI e i sindacati “responsabilmente firmatari” rispetto ad uno scambio tra il blocco della richiesta di congedi in operativo da una parte e più giorni di ferie dall’altra.
E’ chiaro che il baratto non ci sembra alla pari per i seguenti motivi:
È sicuramente vero che da una parte si comincerebbe a sanare uno dei maggiori scempi contrattuali che vede la nostra categoria all’ultimo posto in termini di giornate di ferie annue, senza contare che la normativa legale (D. lgvo 185/2005) reclamerebbe 4 settimane di ferie al netto dei riposi per i naviganti; ma dall’altra CAI otterrebbe la destrutturazione di un altro diritto legato al godimento di previsioni a tutela dei minori dopo aver estorto quello dell’esenzione al lavoro notturno.
con le attuali regole d’impiego l’Azienda ha ampiamente dimostrato di saper riempire di ore di volo anche coloro che usufruiscono di una settimana di solidarietà, quindi il costo di alcuni giorni di ferie programmabili quando desidera la Compagnia sarebbe praticamente nullo; discorso ben diverso è per invece gli eventi in operativo che mettono sicuramente più in difficoltà la Compagnia.
In poche parole, un baratto impari dove l’Azienda continua a dettare l’agenda basata sui suoi bisogni con il sindacato ormai calato nel ruolo di notaio. Certo non è che si possa pretendere molto da chi tratta senza RSU e con RSA abusive senza un delegato eletto dalla base e con un sistema permessi sindacali che nessuno ha la “fortuna” di conoscere…
Se si discute di rivedere alcuni aspetti della normativa, evidentemente perché arrivano i primi segnali di stanchezza dopo averci spremuto come limoni negli ultimi 6 mesi, riteniamo che questo non possa prescindere da alcuni aspetti importanti che da mesi sono in attesa di risposte:
avvio definitivo delle procedure per l’elezione della propria rappresentanza da parte della categoria (RSU);
verifica degli organici di categoria, anche alla luce della solidarietà concessa e del part time previsto;
contrattualizzazione delle promesse mai mantenute da “People Care” sugli interventi sull’impiego;
ripristino delle previsioni di legge sulle ferie.
A quel punto si potrà iniziare a discutere.
Basta con la testa sotto la sabbia aspettando che qualcuno decida senza uno straccio di mandato!
19 ottobre 2010 RSA USB AA/VV Alitalia Cai