(10/20) C’è molta attesa per i nuovi concorsi pubblici che l’INPS si appresta a bandire dopo l’utilizzo delle graduatorie ancora valide ed i due concorsi per analista di processo e consulente della protezione sociale.
Tra le assunzioni già autorizzate ce ne sono N. 15 per avvocati, N. 35 per medici, N. 165 per informatici e N. 1.858 per C1 consulenti della protezione sociale. La novità introdotta dalla Legge di Stabilità 2020 prevede che si potranno assumere anche gli idonei, ovviamente previa autorizzazione dei ministeri.
Bisognerà tuttavia attendere ancora un po’ per vedere pubblicati i bandi in quanto gli uffici sono ancora alle prese con l’assegnazione della gestione dei concorsi e l’individuazione delle sedi per l’espletamento delle prove.
Nel Piano dei fabbisogni al vaglio dei ministeri ci sono anche le assunzioni di infermieri professionali, sollecitate dalla delegazione della USB nell’incontro con la direttrice generale in occasione dell’assemblea nazionale del 4 ottobre scorso.
Presumibilmente, entro il 2020 o al massimo nei primi mesi del 2021, l’INPS avrà assunto complessivamente circa 6.000 lavoratori, compresi quelli dei concorsi di analista e consulente, proprio come aveva chiesto la USB nel 2017 quando a tutti appariva una boutade. Come abbiamo avuto modo di scrivere nei mesi scorsi, le assunzioni previste non sono più sufficienti alle necessità dell’Istituto e per questo abbiamo sottolineato che sono indispensabili altre 3.000 assunzioni aggiuntive a quelle programmate. Anche questa volta qualcuno ci prenderà per pazzi ma i fatti, come sempre, ci daranno ragione. Lo sanno bene i vertici dell’Istituto che, nonostante USB non abbia firmato il contratto e non partecipi ai tavoli sindacali nazionali, continuano ad avere con il sindacato di base dell’INPS un rapporto di costruttivo e indipendente confronto.