L’organizzazione sindacale USB e NurSind Ascoli Piceno, esprimono profonda preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare all'interno dell'Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli Piceno.
In particolare, denunciamo le seguenti gravi irregolarità:
L'esclusione illegittima della RSU dalla trattativa dopo l’incontro in Prefettura, ovvero il Direttore Generale dell'Azienda, in contrasto con le disposizioni di legge e contrattuali, ha escluso la RSU dalle trattative, procedendo unilateralmente all’incontro con le Organizzazioni Sindacali che hanno sospeso lo stato di agitazione e non tutte le OOSS firmatarie del CCNL. Questa decisione è in contrasto con la legge e con lo Statuto dei lavoratori, che garantiscono la partecipazione delle rappresentanze sindacali alle trattative. USB e NurSind ritengono che la mancata partecipazione della Rappresentanza Sindacale Unitaria RSU AST AP alla trattativa sia un grave atto di “arroganza” che mette a rischio i diritti dei lavoratori.
La spartizione di 600.000 euro di premialità da parte dei Dirigenti Sanitari dell'Azienda, senza atto di delibera (secondo quanto riportato dalla stampa, i Dirigenti Sanitari dell'Azienda si sarebbero spartiti 600.000 euro in assenza di un atto deliberativo).
La Corte dei Conti che ha relazionato che la Regione Marche ha speso 12 milioni di euro in meno rispetto al tetto di spesa del personale, per cui ogni “risparmio” sulle assunzioni è anacronistico e
una scelta politica scellerata vista la situazione di carenza di personale nel SSR e questa situazione mette a rischio il funzionamento dell'azienda sanitaria e dei servizi sanitari sul territorio.
Risultati:
Le irregolarità sopra citate hanno determinato una situazione di grave incertezza e precarietà per i lavoratori dell'Azienda.
In particolare, l'esclusione della RSU dalla trattativa ha impedito ai rappresentanti dei lavoratori di partecipare alla battaglia per la salvaguardia dei posti di lavoro dei precari, con gravi ripercussioni sulla loro tutela e la conseguente trattativa per il loro licenziamento.
La spartizione di 600.000 euro da parte dei Dirigenti Sanitari dell'azienda ha dimostrato una totale mancanza di rispetto per i lavoratori, che sono costretti a lavorare in condizioni di precarietà e di forte carenza di personale con diritti negati come il godimento delle ferie residue oltre a 45.ooo giorni.
La relazione della Corte dei conti ha evidenziato che la Regione Marche non ha garantito la copertura finanziaria del tetto di spesa, necessario per il personale dell'Azienda, con il rischio di ulteriori precarietà e di inefficienze. La relazione evidenzia che non è reale la “scusa” del tetto del personale e non si comprende una politica di ulteriori “risparmi” per l'Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli Piceno, che ha già un organico sottodimensionato. La USB e NurSind ritengono che la relazione della Corte dei conti sia un'occasione, un dovere, per la Regione Marche per rivedere le proprie politiche in materia di personale.
Richieste
In considerazione delle gravi irregolarità sopra citate, le Organizzazione Sindacali USB e NurSind richiedono:
Che la RSU con i lavoratori espressamente eletti in loro rappresentanza, vengano assolutamente coinvolti in ogni trattativa in quanto legittimi rappresentanti dei lavoratori di questa AST; Il comportamento del Direttore Generale è in violazione dell'articolo 19 dello Statuto dei lavoratori, che tutela il diritto dei lavoratori alla contrattazione collettiva.
L'avvio di un'indagine interna per accertare le responsabilità della spartizione di 600.000 euro da parte dei dirigenti sanitari dell'Azienda.
Lo stanziamento delle risorse economiche adeguate al reale tetto di spesa del personale che consenta l'assunzione di tutti i lavoratori precari dell'Azienda, assunzioni stabili in aggiunta agli attuali in servizio. E’ impensabile, visto il depauperamento del personale in questi anni, nonché la carenza di particolari figure essenziali per il buon andamento dell’assistenza nei reparti (come ad esempio personale con qualifica OSS), vengano licenziati dopo più di 36\38 mesi di lavoro continuativo: erano indispensabili prima e lo sono ancora di più ora! E devono essere stabilizzati dato che ne hanno tutti i requisiti.
USB e NurSind, attualmente in stato di agitazione, si riservano di intraprendere ogni azione sindacale necessaria per ottenere il rispetto dei diritti dei lavoratori dell'Azienda sanitaria territoriale di Ascoli Piceno.
NurSind Ascoli Piceno
USB Ascoli Pice Piceno
Ascoli Piceno 30/12/2023