Si è svolto oggi presso l'assessorato per la mobilità di Roma Capitale un incontro tra la delegazione di USB, lo stesso assessorato e Roma Servizi per la mobilità; un incontro sollecitato dalla nostra O.S. nel merito della vicenda legata al taglio del servizio a seguito dell'apertura della Metro B1.
Alla frettolosa e improvvida cancellazione delle linee di superficie è seguito il ripristino di un milione di chilometri dello stesso servizio attraverso la società privata Roma TPL evitando di fare la cosa più ovvia, ovvero stipulare un nuovo contratto di servizio tra il Comune e la propria società di mobilità.
Questa vicenda ha del grottesco, infatti, all'apertura di una nuova metropolitana a Roma il risultato per i cittadini è un netto peggioramento del servizio con un ulteriore privatizzazione dello stesso e questo nonostante gli esiti del referendum e la sentenza della Corte Costituzionale del luglio scorso.
Altrettanto poco credibile la società Atac che, dopo l'annuncio di 600 autisti in “eccedenza” nell'ultimo piano industriale ora dichiara che non è in condizione di svolgere il servizio che svolgeva fino a ieri.
Inutile il teatrino dello scarica barile per le reali responsabilità, reso ancora più ridicolo dal clima pre-elettorale che si respira in città.
Quello che ci interessa è l'aver ribadito l’ormai urgente apertura del confronto per un nuovo contratto di servizio per Roma Capitale.
In questo contesto è necessario:
aprire un confronto con le forze sane del sindacato e la popolazione per accogliere i bisogni di lavoratori e dei cittadini;
procedere alla ripubblicizzazione del servizio chiudendo la stagione degli appalti ai privati, confermando il volere dei cittadini e l'interesse generale;
sottoporre Atac alla verifica del proprio funzionamento, reso ancora più necessario dopo decenni di malgoverno e di clientele.
Per USB questi punti rappresentano l'avvio di una vertenza che deve coinvolgere i lavoratori del settore e i cittadini tutti; su questo principio continueremo il percorso intrapreso.