Cosa si sta consumando nel trasporto pubblico romano nel completo silenzio delle istituzioni e dell'azienda Atac? Lasciamo che siano i dati a rispondere.
Atac dispone di un parco macchine di circa 1920 vetture. Di media i bus che riescono ad uscire giornalmente dai depositi sono circa 1.000.
Questo perché gli autobus hanno una media di vita di oltre 10 anni e la mancata manutenzione, che da anni denunciamo, ha portato gli stessi a un decadimento evidente.
Come se non bastasse dall'8 marzo Atac ha subìto un ulteriore contraccolpo. L'interruzione del servizio di manutenzione e assistenza su strada alle vetture guaste, svolto da 140 lavoratori alle dipendenze della ditta Corpa, si è interrotto.
Atac non ha provveduto a ripristinare il servizio e il risultato, a distanza di oltre un mese, è che circa 500 vetture rientrano nei depositi per mancata manutenzione. A oggi il dato allarmante che emerge, secondo i nostri riscontri, è che il servizio garantito sia di media solo del 30%.
Di fronte a questa situazione l'amministrazione comunale non è ancora riuscita a sapere dai vertici Atac come intendano affrontare l'emergenza. Eppure la soluzione è dietro l'angolo: utilizzo dei 140 lavoratori, tutti operai specializzati che da 15 anni assicurano questo servizio per Atac, e ripresa immediata del servizio.
USB chiede la convocazione urgente della Commissione mobilità del Comune di Roma alla presenza dei vertici Atac e un consiglio comunale straordinario sul futuro del trasporto pubblico nella capitale: chi vuole salvare il servizio pubblico deve fermare lo sfascio di Atac.
Unione Sindacale di Base