Succede che all’Università di Reggio Calabria, si voglia far adottare una “nuova” scheda per la valutazione del Personale tecnico amministrativo e bibliotecario, vessatoria, inapplicabile in quanto totalmente scollegata dal Piano della Perfomance, ed assai peggiorativa rispetto a quella proposta inizialmente dallo stesso Sistema di valutazione approvato dal Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione.
Succede, in quella Università, che si voglia protrarre in maniera inaccettabile, la discussione del fondo salario accessorio 2013.
Succede, sempre a Reggio, che il Rettore provochi costantemente il tavolo sindacale e che si arrivi ad attacchi alla dignità ed alla professionalità dei lavoratori;
Succede, infine, che i rappresentanti dei lavoratori (la RSU, soggetto unico, ancorché composto da più elementi), ritengano di non sottoscrivere l’accordo, ma che questo venga approvato lo stesso.
Bene di fronte a tutto ciò, con una governance autoritaria, succede anche che alcuni sindacati (il termine è inappropriato, ma tant’è …), Cgil, Cisl e Uil e Snals, come già avviene ormai da anni, anziché denunciare, assieme alla USB P.I., questo stato di cose, avallino queste scelte scriteriate e penalizzanti, sottoscrivendo lo stesso gli accordi e mostrando, così, di non aver affatto a cuore gli interessi dei lavoratori.
Ecco cosa è successo, dunque, all’Università di Reggio Calabria.
Il risultato disastroso è che, malgrado il rettore abbia mostrato di non aver alcun rispetto per i lavoratori e per i loro rappresentanti, e malgrado la precisa volontà dei lavoratori, fortemente preoccupati da un accordo sindacale che impone una scheda di valutazione illogica, e della RSU che hanno deciso di non firmarlo, questi sindacati complici hanno appoggiato indiscriminatamente la politica autoritaria e vessatoria imposta dal rettore.
La USB P.I. non ci sta e non accetta passivamente questa intollerabile situazione, per cui denuncia con forza ciò che sta avvenendo all’Università di Reggio, la cui cattiva gestione è sotto gli occhi di tutti, e si dichiara pronta ad intraprendere tutte le azione di lotta necessarie per ripristinare la democrazia oggi assente, al fianco dei lavoratori, stanchi di subire intimidazioni e discriminazioni.
Succede, ma USB P.I. farà di tutto perché non succeda più!